Ieri dopo il richiamo verso una possibile Terza Guerra Mondiale fatto dal Ministro degli affari esteri russo, Serghei Lavrov, si è verificato un durissimo scontro tra Gran Bretagna e Russia.
A destare la reazione di Mosca sono state le affermazioni di James Heappey, sottosegretario britannico per le forze armate, il quale avvalorerebbe l’uso, da parte degli ucraini, di armi fornite dal Regno Unito per colpire il suolo russo.
Immediata la risposta della Russia, tramite la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova. Per Mosca se il governo britannico legittima l’uso di armi da parte di Kiev per colpire in profondità le linee di rifornimento di Mosca e limitare i danni della guerra anche la Russia potrebbe ritenere legittimo fare altrettanto, prendendo di mira le linee di rifornimento ucraino presenti in quei Paesi che trasferiscono armi all’Ucraina.
Si accendono le tensioni tra Russia e Nato, ma la Cina mitiga i toni
Gli animi tra le grandi potenze si stanno scaldando e ciò non lascia presagire nulla di buono. Tutto sarebbe partito da un intervento del Lloyd Austin, il quale in visita a Kiev avrebbe dichiarato che l’obiettivo americano è quello di indebolire la Russia. Parole che si scontrano con quelle pronunciate dallo stesso Jor Biden, dopo due settimane dall’inizio del conflitto in Ucraina, dove ha ribadito di non voler combattere una guerra contro la Russia in Ucraina e di voler evitare assolutamente la Terza Guerra Mondiale.
Le ostilità ora sembrano accendersi anche dopo le dichiarazioni di James Heappey, e la risposta di Maria Zakharova.
Nessuno è inoltre intervenuto in Europa per mitigare i toni di Austin. Solo la Cina sembra interessata a farlo ribadendo la necessità di promuovere colloqui di pace nella volontà che non si verifichi un nuovo conflitto mondiale, anche se questo timore non le ha impedito di sostenere economicamente l’amica Russia.
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