Addio a Beppe Menegatti, regista marito di Carla Fracci che ha curato molti dei suoi spettacoli

È scomparso oggi a Roma Beppe Menegatti, regista e marito di Carla Fracci. Ripercorriamo insieme la sua carriera nel mondo del teatro e non solo.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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È scomparso oggi a Roma all’età di 95 anni Beppe Menegatti, marito di Carla Fracci e regista di molti suoi spettacoli di danza. Ad annunciarne la scomparsa sono state fonti vicine alla famiglia all'”Adnkronos”. In ospedale dallo scorso 12 settembre, le sue condizioni di salute sono peggiorate nelle ultime ore. Nella sua carriera ha lavorato al fianco di registi come Luchino Visconti e Vittorio De Sica, vediamo ora meglio chi era.

Beppe Menegatti e la vita dedicata alla regia in teatro

Beppe Menegatti era nato a Firenze il 6 settembre 1929 e fin da giovanissimo cura spettacoli del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, intraprendendo la carriera da regista.

Successivamente, si è iscritto all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, al cui termine degli studi è stato subito ingaggiato da Luchino Visconti negli anni 1954-1956 come aiuto regista in alcuni spettacoli teatrali.

Non solo Visconti, Beppe Menegatti ha lavorato anche assieme ad altri registi come ad esempio Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica e Luigi Squarzina. Dall’inizio degli anni ’60 ha iniziato a dedicarsi al teatro di danza, sempre al fianco della donna e ballerina che sarebbe diventata sua moglie dal 1964, Carla Fracci ― dal cui matrimonio è nato un figlio, Francesco ―.

Beppe Menegatti e il primo incontro con Carla Fracci

Beppe Menegatti ha raccontato in un’intervista a “DanzaSì” come è avvenuto il primo incontro con Carla Fracci:

A dire il vero non è stato amore a prima vista, l’ho incontrata per la prima volta quando ero l’assistente dell’immenso Luchino Visconti.

Visconti era stato chiamato a lavorare per la prima volta al Teatro alla Scala per curare la regia di un balletto che si intitolava Mario e il Mago tratto dal racconto di Thomas Mann, sulla musica di Franco Mannino e le coreografie di Léonide Massine.

Franco Zeffirelli, che era molto legato a Visconti in quel momento, gli disse che a Firenze c’era un giovane molto esperto di balletto e quel giovane ero proprio io, fu così che fui scelto come suo assistente.


Il nostro primo appuntamento fu fissato a Roma un lunedì alle 11 di mattina presso la libreria Cortina […] mi propose di andare a Milano già il mercoledì successivo.

Due giorni dopo, dunque, partii con una piccola valigia e arrivai al Teatro alla Scala.

Ricordo che entrai nella grande sala Trieste insieme all’ispettrice del teatro, a seguire Luchino Visconti e la costumista e scenografa Lila De Nobili.

Quest’ultima a un certo punto voltandosi esclamò, “Non può essere la protagonista questa ragazzina qui!”.

Quella ragazzina era una giovanissima Carla Fracci che in quel preciso istante stava seduta per terra intenta a ricucire una calzamaglia rossa.

Alla fine però quella talentuosa ragazzina, che la De Nobili inspiegabilmente rifiutò, fu scelta come sostituta della protagonista nel ruolo di Silvestra, la grande Luciana Novaro, all’epoca prima ballerina della compagnia scaligera […]

Il nostro fu dunque un incontro casuale, ma in realtà nulla accade per caso.

Il ricordo di Luciano Cannito

Il coreografo, direttore artistico e Presidente del Teatro Nazionale della Città di Napoli, Luciano Cannito, ha ricordato e omaggiato Beppe Menegatti con un post sui suoi social:

Beppe, il mitico Menegatti.

Sei tornato dalla tua Carla.

Quanti spettacoli insieme, quanti successi.

Quanta storia della danza ha attraversato la tua vita.

Quante volte ti cito in sala prove, quante volte uso tue espressioni toscanissime e tue citazioni di aneddoti meravigliosi del mondo della danza internazionale […]

Mi hai insegnato che il mondo dello spettacolo si divide tra chi fa, e chi parla di quelli che fanno […]                                          

E ora caro Beppe, come mi hai detto mille volte, partiranno gli elogi e le testimonianze di grande amicizia anche di tutti quelli che parlavano male di te.

Anche questo sapevi e anche di questo hai saputo ridere con grandissima saggezza.

Pieno di energia creativa e curiosità fino all’ultimo secondo e solo pochi mesi fa la tua telefonata “si deve fare un progetto insieme” […]

Ti voglio bene.

Leggi anche: È morta Carla Fracci, étoile della scala e simbolo della danza italiana nel mondo

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