Tempo di vacanze sia al mare sia in montagna, tra lunghe passeggiate sulla spiaggia o nei sentieri. Ed è indubbio che, prima di ogni attività, sia necessario proteggersi con la crema solare.
C’è, però, anche chi è allergico al Sole, tra cui Aurora Ramazzotti, e tempo fa ha rivelato su Instagram come agire in questo caso: “Se ne soffrite anche voi, andate a vedere un dermatologo. È quello che ho fatto io anni fa. Quello che mi è stato detto è che non c’è molto da fare, a parte ovvi cicli di integrazione pre-estate. La cosa più efficace è non esporsi troppo, chi mi segue da un po’ mi ha vista costantemente con un cappellino e sotto l’ombrellone fissa”.
A “Vanity Fair” la dottoressa Francesca Savalli, dermatologa di Clinica Forma a Milano spiega cos’è e come si manifesta l’allergia al sole: “Si tratta di una reazione anomala del sistema immunitario alla luce solare”. Nonostante non ci sia una cura specifica, è possibile proteggersi dall’allergia.
I consigli della dottoressa Savalli per difendersi dall’allergia al sole
Quali sono le zone del corpo più colpite dall’allergia al sole? La dottoressa Savalli sottolinea che si tratta di viso, braccia e petto, ossia le parti più esposte ai raggi solari. Ecco, quindi, quali sono i consigli per prevenire le reazioni allergiche:
È consigliabile evitare o ridurre al minimo l’esposizione durante le ore più calde della giornata (dalle 10 alle 16), aumentare gradualmente il tempo di esposizione al sole, indossare indumenti protettivi in materiali naturali e utilizzare occhiali da sole.
Inoltre, bisogna fare attenzione alle creme solari con filtri chimici: “In alcuni casi possono peggiorare la situazione se contenenti sostanze potenzialmente fotosensibili, come certi profumi e conservanti, bisogna preferire invece quelle con filtri fisici, ad esempio formule solari ad alta tollerabilità a base di ossido di zinco o biossido di titanio”. La dottoressa Savalli consiglia anche di portare sempre con sé gli antistaminici “per alleviare i sintomi in caso di esposizione accidentale al Sole“.
Perché è necessario prestare attenzione ai filtri chimici presenti in alcune creme solari?
Perché evitare creme con filtri chimici? La risposta della dottoressa Savalli: “L’esposizione alla luce solare può inoltre degradare alcuni filtri chimici, trasformandoli in composti irritanti o allergizzanti. Questo è particolarmente vero per il PABA, noto per generare radicali liberi sotto l’esposizione solare”.
Inoltre, continua la dottoressa Savalli: “Molti filtri chimici possono penetrare negli strati più profondi della pelle e, in alcuni casi, nel circolo sanguigno, aumentando il rischio di sensibilizzazione e reazioni sistemiche”.
Quali sono i sintomi più comuni di allergia al sole e come essere certi della diagnosi
I sintomi più comuni dell’allergia al Sole sono:
- bolle simili alle punture di insetto
- prurito
- rossore
- vesciche
La dottoressa Savalli, inoltre, mette l’accento anche sulle cause dell’allergia al Sole: “Le cause esatte dell’allergia al sole non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che la genetica giochi un ruolo significativo. Alcuni tipi di allergia al sole, come ad esempio la dermatite polimorfa solare, possono, in effetti, essere ereditarie”.
E come si può essere certi di essere davvero allergici al Sole: “Quanto alla diagnosi, viene solitamente effettuata attraverso un esame clinico e l’anamnesi del paziente. In alcuni casi si può ricorrere a test specifici come il test di fotosensibilità o il photopatch test allo scopo di confermare l’allergia”.
Con alcuni accorgimenti si può tenere a bada l’allergia al Sole, ma è sempre bene rivolgersi a un dermatologo per evitare gravi danni alla pelle.
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