Nelle ultime ore la situazione metereologica al sud Italia sta diventando a dir poco esplosiva. La Sicilia Orientale e la Calabria meridionale sono coperte da una spessa coltre di nubi e le immagini satellitari mostrano nitida una vasta area temporalesca sul mar Jonio. La bassa pressione ha già raggiunto i 1009hPa, innescando una variazione della pressione nelle aree interessate. Ciò significa che la situazione è destinata a peggiorare bruscamente nelle prossime ore. L’abbassamento della pressione prevista per domani mattina a 1003hPa alimenterà i forti venti del Ciclone Tropicale, che già nelle prossime ore potrà assumere i veri e propri connotati di un Medicane, ovvero un Uragano Mediterraneo.
Uragano Mediterraneo investirà Sicilia e Calabria nelle prossime ore
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L’Uragano Mediterraneo è in grado di provocare conseguenze metereologiche particolarmente estreme nelle zone colpite. Per la loro potenza, sono tempeste paragonabili agli Uragani oceanici di prima e seconda categoria. E a partire da questo pomeriggio questa tempesta investirà le regioni ioniche. I temporali più violenti, fortunatamente previsti in mare aperto, al largo dello Jonio, produrranno oltre 300mm di pioggia in 12 ore e formeranno una Squall-Line decisamente pericolosa. Mentre forti piogge inevitabilmente si abbatteranno su quasi tutta la Calabria e sulla zona orientale della Sicilia. In serata è allerta per le città di Siracusa, Augusta e Catania e le rispettive zone dell’entroterra, che saranno interessate da intensi nubifragi. Nella notte e nella mattinata di domani, invece, l’Uragano Mediterraneo si avvicinerà alla Calabria. In allerta soprattutto la provincia di Reggio Calabria e le zone dello Stretto messinese.
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Le conseguenze dell’Uragano Mediterraneo
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Le regioni interessate dall’uragano sono già investite dal maltempo, con previsioni di netto peggioramento nel corso delle prossime ore. Ma il clou sarà domani mattina, quando il maestrale soffierà fino a 100km/h sulla Calabria jonica e sullo Stretto di Messina. Sullo Jonio avremo, invece, raffiche ancora più forti, fino a 140km/h. Attenzione al moto ondoso. La presenza di un centro di bassa pressione così profondo e a pochi metri dalle coste joniche di Calabria e Sicilia alimenterà inevitabilmente forti venti ciclonici, ingrossando sensibilmente il moto ondoso.
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