Carlo Conti torna al Festival di Sanremo. Il prossimo febbraio, e anche quello del 2026, lo vedremo sul palco dell’Ariston sia in veste di conduttore sia di direttore artistico. Come da egli stesso rivelato, ironicamente, “I Conti tornano” e al TG1 delle 8 del mattino ha fatto una promessa: “Cercherò di riprendere quel lavoro fatto e portato avanti alla grande dalle due edizioni di Baglioni e alla grandissima dalle cinque di Amadeus”.
Carlo Conti, inoltre, ha sottolineato di trovarsi già al lavoro per la nuova edizione del Festival, e uno dei primi step da compiere è la revisione del regolamento.
In collegamento con il TG delle 20 ha rivelato quali potrebbero essere le novità: “Se cambierò qualcosa nel regolamento? Forse sì, ci sto ancora pensando e ragionando. Qualche novità ci sarà, ma Sanremo resta sempre Sanremo. È una meravigliosa festa della musica. Adesso ci metteremo al lavoro con serenità, tranquillità e leggerezza, cercando di far divertire il pubblico e regalare leggerezza. In questo periodo in cui ce n’è molto bisogno”.
Perché la Rai ha scelto Carlo Conti per il post-Amadeus?
Nonostante continue proposte ad Amadeus per farlo restare al timone del Festival di Sanremo, e all’interno della stessa Rai, l’ex conduttore e direttore artistico della kermesse ha rifiutato qualsiasi opzione. Si è, poi, trasferito sul NOVE.
Dopo l’annuncio del cambio di casacca, la Rai aveva già iniziato a individuare il sostituto, e uno dei più quotati è sempre stato Carlo Conti. Non solo perché è un volto storico dell’azienda, ― per cui lavora da 40 anni ― ma anche per un altro motivo: ha già condotto tre edizioni del Festival negli anni 2015, 2016 e 2017. Citiamo ad esempio Mahmood, Irama, Francesco Gabbani ed Ermal Meta, interpreti che hanno avuto successo dopo aver partecipato a Sanremo nella categoria Nuove Proposte, quando alla conduzione vi era proprio Carlo Conti.
Non si è fatto attendere il commento di Enzo Mazza, ceo della FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana, che ha così lodato l’esperienza di Conti nelle scorse edizioni della kermesse: “Carlo Conti è un professionista che ha aperto la strada anche ai grandi risultati di Amadeus e siamo contenti del suo ritorno alla guida dell’evento. È un momento particolarmente felice per l’industria musicale italiana e il direttore artistico avrà davanti a se un’ampia scelta di talenti multiplatino che dominano le classifiche da portare in gara”.
Carlo Conti ha già iniziato ad ascoltare in brani per Sanremo 2025?
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Carlo Conti al TG1 delle 20 ha rivelato cosa è cambiato rispetto al 2017, ultimo anno in cui ha condotto il Festival di Sanremo: “Sono invecchiato decisamente. Oggi al TG1 delle 13 hanno mostrato le mie immagini di allora ed è stata una bella carica di energia. L’unica cosa che rimane è la voglia di fare musica, di fare festa, di tenere altro il nome di Sanremo come ho fatto in quei tre anni”.
Conti si è collegato in un angolo della casa in cui sono ben visibili i piatti da deejay e ha così affermato: “È proprio qui che avrò l’opportunità di ascoltare le i brani che arriveranno, dove ho il vecchio mixerino e i miei dischi, prima quelle delle Nuove Proposte e poi dei Big”.
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