Caso Scurati, Presidente Rai prima difende Serena Bortone, poi cambia idea: “Nessuna censura”

La presidente Rai, Marinella Soldi, chiarisce che l'azienda non ha attuato nessuna censura nei confronti dello scrittore Scurati: "Ci sono state azioni anomale, comportamenti che non erano usuali, ma nessun intento censorio".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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La presidente della Rai, Marinella Soldi, in commissione di Vigilanza ha chiarito alcuni aspetti dell’ormai noto quanto dibattuto e criticato caso Scurati. Nessun controllo e pressioni da parte della destra e nemmeno nessuna censura: “Non possono essere attributi intenti censori al vertice aziendale”.

La presidente Soldi, però, non ha mancato di sottolineare che “la policy è stata violata e c’è stato un danno alla Rai per come è stata gestita da un punto di vista sostanziale e di comunicazione di questa vicenda. Ci sono state azioni anomale, comportamenti che non erano usuali e che sono avvenuti da un certo momento in poi”.

Marinella Soldi ha, inoltre, chiamato in causa anche l’AD Rai, Roberto Sergio, che giorni fa ha annunciato in commissione di Vigilanza che è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Serena Bortone: “La ricostruzione dei fatti da parte dell’amministratore delegato in Commissione di Vigilanza è nella sostanza corretta, ma l’audit restituisce un’immagine della vicenda più complessa di come è stata raccontata, con disallineamenti operativi e di comunicazione all’interno della direzione editoriale competente legati a una timeline degli eventi molto precisa ed è questo che mi ha indotto a una presa di posizione pubblica”.

La presidente Marinella Soldi ha poi ribadito che la Rai non ha mai avuto intenzione di censurare il monologo di Scurati: “Naturalmente l’audit non può interpretare le intenzioni sottostanti al comportamento, ritengo tuttavia che l’importanza della tempistica andasse evidenziata. In ogni caso tengo ancora a precisare che non c’è stata nessuna censura”.

Perché la presidente Rai Marinella Soldi ha cambiato idea su Serena Bortone?

Nei giorni scorsi la presidente Soldi, dopo l’annuncio del procedimento disciplinare nei confronti di Serena Bortone, aveva preso le sue difese, contestando l’operato dei vertici Rai: Non credo che il procedimento disciplinare contro Serena Bortone faccia giustizia della vicenda, né tantomeno faccia bene alla Rai. Quanto riferito dall’AD in Commissione di Vigilanza racconta in modo parziale quanto accaduto, non citando aspetti di rilievo”.

La Rai ha, poi, condotto ulteriori verifiche ed ecco quanto è emerso, come rivelato dalla stessa Marinella Soldi: “Vi è stata un’asimmetria nella contestazione mossa a Serena Bortone e la valutazione delle altre iniziative aziendali per le incongruenze operative e relazionali individuate proprio dall’audit”.

La presidente Soldi ha dichiarato, quindi, che, sarebbe stato opportuno analizzare il caso Scurati in modo diverso: La violazione della policy aziendale da parte della conduttrice era nota da subito e avrebbe potuto essere contestata nell’immediatezza, ma una volta che era già disponibile un report di audit in bozza, che evidenziava incongruenze, sarebbe stato preferibile adottare un approccio unitario e affrontare in un unico contesto tutte le criticità emerse dal rapporto di audit”.

Chi è d’accordo con il parere delle presidente Rai?

In commissione di Vigilanza, il capogruppo di Forza Italia al Senato Gasparri si è dimostrato d’accordo con la posizione della presidente Soldi:Ringrazio la presidente per aver detto con chiarezza che non ci sono stati intenti censori. Ciò è dimostrato da quanto avvenuto”.

Successivamente Gasparri ha mostrato il contenuto della scaletta della puntata in cui Scurati avrebbe dovuto presentare il monologo sul 25 aprile: “Questo documento è stato inviato ai vertici degli Approfondimenti”.

Il capogruppo di Forza Italia al Senato ha presentato anche un comunicato stampa che legittimava la presenza di Scurati nel programma Che sarà. L’opposizione, però, ha contestato il gesto di Gasparri, e ha richiesto a quest’ultimo di rivelare come è riuscito a procurarsi la scaletta del programma. Per ulteriori aggiornamenti sarà necessario aspettare la prossima convocazione della commissione di Vigilanza.

Leggi anche: L’8 maggio i vertici Rai attesi in commissione di Vigilanza: cosa succederà dopo il caso Scurati?

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