Cdm a Cutro. Oggi l’appuntamento del Consiglio dei Ministri è a Cutro, in Calabria. Dopo la tragedia dei migranti l’obiettivo della Premier è quello di lanciare segnali di apertura verso chi scappa dalla morte.
Questa non è la prima volta che un Consiglio dei Ministri viene riunito in un luogo che non sia Palazzo Chigi. Il primo Presidente del Consiglio a deciderlo è stato Romano Prodi nel 2007, quando, travolto dalle polemiche per dare l’idea di un Governo compatto e coeso, ha presieduto il Consiglio dei ministri nella Reggia di Caserta. Poi è stata la volta di Silvio Berlusconi che ha fatto la stessa cosa a L’Aquila, come segnale di vicinanza per le popolazioni colpite dal terremoto, e l’anno precedente a Napoli nel pieno del caos rifiuti.
L’ultimo Presidente del Consiglio a riunire il Governo lontano dalla Capitale è stato Giuseppe Conte, il quale nel 2019 a Reggio Calabria ha cercato di dare un segnale sullo sfascio della sanità regionale.
Cdm a Cutro, Calenda: “Piantedosi ha sbagliato tutto”
Dal Cdm a Cutro di oggi si attende un decreto che dia delle disposizioni urgenti in materia di flussi per contrastare e prevenire l’immigrazione irregolare dei lavoratori stranieri, e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.
La scelta del Cdm a Cutro è stata fatta per chiudere le polemiche e dare un segnale forte, evitando che altre tragedie in mare possano verificarsi in futuro. L’obiettivo infatti è trovare al più presto una soluzione. Intanto sulle strade della città sono comparse scritte del tipo: “Benvenuti nel nulla”, e su una parete lungo la strada che collega la statale 106 si legge: “Cutro non difende Piantedosi”. Pareri negativi sul ministro provengono anche dal leader di Azione, Carlo Calenda, intervenendo sulla tragedia di Cutro ad Agorà su Rai3 ha chiarato:
Piantedosi ha sbagliato tutto, non è suo lavoro. Deve dimettersi? Questo non è il suo lavoro, e lo ha detto: non è un ministro.
Quando succede una cosa come questa è il ministro che deve chiedere un’inchiesta per capire cosa non ha funzionato.
Cdm a Cutro, Salvini: “Sulla professionalità di Piantedosi ci metto la mano sul fuoco”
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5, riguardo a Piantedosi ha espresso il suo punto di vista. Ecco cosa ha dichiarato:
L’ho sentito prima perché sarà oggi alla Camera e al Senato e sta lavorando al decreto che porterà al Cdm di Cutro per il contrasto ai trafficanti nell’ottica di quello che Mattarella e il Santo Padre hanno richiesto.
Riguardo alle indiscrezioni in merito ai malumori dentro al Governo, Salvini ha chiarito:
Sono solo polemiche giornalistiche, la squadra di governo è assolutamente compatta.
In questi mesi di lavoro ho trovato degli amici. Sulla professionalità, lo scrupolo e l’umanità del ministro Piantedosi ci metto la mano sul fuoco.
Mentre in riferimento alla richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione dopo la tragedia di Cutro, il vicepremier Salvini ha risposto: “O è ignoranza o è malafede. La Guardia costiera in questa mattina conta 10 mila uomini e donne in mare e su terra ferma per salvare vite umane. La tragedia che ha come unici colpevoli scafisti e trafficanti, non è stata ravvisata come intervento di soccorso dalle autorità internazionali. La Guardia costiera è stata avvisata a tragedia avvenuta”.
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