Il nome di Gennaro Sangiuliano è circolato in queste ultime ore come possibile candidato a ministro alla Cultura, e così è stato, confermato dalle parole di Giorgia Meloni, che ha annunciato la formazione completa del nuovo Governo. Sangiuliano attualmente è direttore del Tg2 ed è da sempre vicino agli ambienti del centrodestra. A conferma del suo orientamento politico la partecipazione alla convention milanese di Fratelli d’Italia e alla festa della Lega.
Secondo quanto riportato da Domani il profilo del giornalista era maggiormente gradito al partito di cui è leader la Meloni mentre Salvini lo avrebbe voluto come direttore del tg1 in Rai.
Gennaro Sangiuliano: un giornalista impegnato che non nasconde il suo orientamento politico
Gennaro Sangiuliano è nato nel 1962. Laureato in Giurisprudenza all’università Federico II di Napoli e con un dottorato in Diritto ed economia, ha collaborato con diverse testate come Il Foglio, il Sole 24 Ore, l’Espresso e da 1996 al 2001 è stato direttore del quotidiano Roma e vicedirettore di Libero. Dopo l’approdo in Rai nel 2009, ha assunto dapprima l’incarico di vicedirettore del Tg1, per divenire direttore del Tg2 nel 2018.
Nell’ambito accademico è stato Direttore della scuola di giornalismo dell’università di Salerno e docente all’università Luiss, alla Sapienza e alla Lumsa. Gennaro Sangiuliano si è dedicato anche alla stesura di diversi libri, ne ha pubblicati 18, alcuni dei quali incentrati sulla figura di importanti personaggi politici, come Putin, Hillary Clinton, Trump, Xi Jinping e Reagan.
Cinque mesi fa attorno alla sua figura si è accesa una polemica per le sue dichiarazioni sul conservatorismo, pronunciate alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, e per quelle di La Russa che lo vedevano pronto a sottoscrivere un programma di Governo con il centrodestra.
I colleghi lo hanno attaccato per la sua vicinanza a Fratelli d’Italia, sostenendo come il suo impegno politico non fosse compatibile con il ruolo in Rai. Ed ora eccolo nominato ministro della Cultura del nascente Governo Meloni.
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