Chi era Luca Trevisan, il beautiful mind italiano, teorico dell’AI e stimato accademico

Addio a Luca Trevisan, direttore del Master of Science all'Università Bocconi di Milano. Il ricordo degli studenti: "Sempre umile, mentore e amico, c'era sempre per noi".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Il professore e teorico dell’AI Luca Trevisan è scomparso ieri all’età di 52 anni a Milano. Nel capoluogo lombardo insegnava all’Università Bocconi, dove ha contribuito a fondare l’attuale Dipartimento di Computing Sciences.

Come riporta “ANSA” Luca Trevisan era così definito da tutti i colleghi e studenti, a beautiful mind, per la sua intelligenza, gentilezza e umiltà.

Ecco come lo ricorda il direttore del Dipartimento di Computing Sciences, Riccardo Zecchina: “Luca era noto a livello mondiale per la sua straordinaria intelligenza, la sua genialità logico-matematica e la sua immensa cultura. I suoi lavori scientifici fondamentali per l’informatica teorica moderna e il suo blog dal titolo ironico ‘In theory’ sono e saranno un riferimento per moltissimi anni”.

Luca Trevisan, una vita per l’Informatica

Nato a Roma nel 1971, Luca Trevisan, come riporta ancora “ANSA”, è stato il primo laureato della facoltà di Scienze dell’informazione della Sapienza, e nello stesso ateneo ha portato a termine il Dottorato con Pierluigi Crescenzi.

Dopo il conseguimento del titolo, nel 1997 si è trasferito negli USA, dove ha lavorato al Massachusetts Institute of Technology (MIT), al Center for Discrete Mathematics and Theoretical Computer Science (DIMACS), alla Columbia University, a Standford e all’U.C. Berkeley.

Nel 2019 Luca Trevisan ha deciso di tornare in Italia. Alla Bocconi, come menzionato poco precedentemente, ha dato vita con altri colleghi e professori al Dipartimento di Computing Sciences. Inoltre, è stato titolare della Cattedra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi in Computer Science, diventando anche il direttore del Master of Science in Artificial Intelligence.

La carriera di Luca Trevisan è stata sempre incentrata sull’informatica teorica, con focus sull’analisi di algoritmi, sui fondamenti di crittografia e sulla complessità di computazione.

Qual è il patrimonio e l’eredità che ci lascia?

Luca Trevisan era uno stimato professore e collega, fellow dell’ACM (Association for Computing Machinery) e membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze Detta dei XL, come riporta “Unibocconi.it”. Per il suo apporto scientifico ha vinto un NSF CAREER Award e nel 2006 è stato invitato al Congresso internazionale dei matematici.

Qual è l’esempio che lascia ai suoi studenti? Per Tommaso D’Orsi, giovane research fellow del Dipartimento di Computing Sciences, è stato un esempio da seguire: “La sua genialità unica sarà sempre fonte di ispirazione nella scienza e nella vita. Luca per me è stato un mentore e un amico“. Ed è proprio grazie a Luca Trevisan che Tommaso D’Orsi si è appassionato al mondo del web: “Da studente mi sono avvicinato all’informatica teorica leggendo il suo blog”.

Jiyu Zhang, PhD student, lo ricorda come un professore sempre presente e vicino ai suoi allievi ogniqualvolta sorgessero dubbi o problemi: “Era sempre molto gentile e disponibile. Spero che il mondo sarà pieno di libertà, uguaglianza, pace e amore come lui desiderava. Luca si preoccupava per i suoi studenti ed era sempre presente quando avevi bisogno di una mano“.

Caicai Chen, un altro dei suoi studenti, sottolinea il suo modo analitico di fronte alla risoluzione di incognite e questioni difficili da risolvere: “Luca era uno scienziato brillante e incredibilmente umile nonostante i suoi risultati. Aveva una prospettiva unica sui problemi, capace di offrire sempre nuove soluzioni“.

Leggi anche: Chi era Gaetano Pesce, simbolo del design radicale italiano e famoso per le poltrone UP

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