Grazie alla “biofilia”, la relazione con la natura, si riduce il rischio di malattie croniche

Secondo gli studi dell'Accademia Italiana di Biofilia, grazie alla relazione con la natura il nostro sistema immunitario e il nostro umore migliorano. Inoltre, si riducono lo stress e il dolore.

spot_img

Numerosi studi dimostrano come tutti gli esseri umani abbiano bisogno di stare a contatto con la natura. Il termine “biofilia“, coniato dallo psicologo tedesco Erich Fromm, negli anni Sessanta, contiene al suo interno la radice greca “philia” ed è da intendere proprio come una relazione, un legame profondo fra essere umano e natura. Questo contatto con il verde apporta numerosi benefici all’umore, alla salute e al sistema immunitario di ogni essere umano.

Si parla, a tal proposito, di un “imprinting verde” che esiste in ogni individuo, che è la chiave del benessere fisico e mentale. Rita Trombin, psicologa ambientale e presidente dell’Accademia Italiana di Biofilia, ha spiegato:

Nei millenni la natura ha offerto risorse e rifugio ai nostri antenati: questo ha “scolpito”’ le nostre preferenze e così ancora oggi siamo attratti da materiali, forme, colori naturali, anche solo inconsapevolmente.

Quali sono i benefici?

Secondo i dati raccolti dall’Accademia Italiana di Biofilia, tra i principali benefici che ha lo stare in contatto con la natura c’è la riduzione della pressione arteriosa e dello stress. Proprio per questo, la soluzione per uno stile di vita migliore sarebbe l’aumento di spazi verdi all’interno delle città. Vivere vicino a un parco o avere un giardino nella propria abitazione, infatti, riduce del 25% il rischio di sviluppare malattie croniche. Inoltre, gli studi hanno dimostrato che essere immersi nel verde riduce lo stress, in quanto fa aumentare il livello di serotonina nel corpo, che migliora l’umore, e quello della dopamina, responsabile dell’attività mnemonica e cognitiva dell’essere umano. La dopamina è, poi, il neurotrasmettitore del piacere e della gratificazione, che aumenta, per esempio, quando facciamo un’attività che ci piace.

Dalle ricerche è emerso che il contatto con la natura aiuta non solo a prevenire le malattie, ma anche ad affrontarle. È stato riscontrato una riduzione dei ricoveri e della mortalità, una migliore sopportazione del dolore e una diminuzione di ansia e stress nei pazienti e nei loro familiari. La psicologa ambientale Rita Tombrin afferma a riguardo:

Si è dimostrato per esempio che la vista di alberi dal letto dell’ospedale accelera i tempi di guarigione del 18%, riduce del 22% l’uso di antidolorifici e del 55% il livello di stress acuto durante il ricovero.

Leggi anche: Salute degli uomini: cosa sapere e gli esami da fare

Vari modi per stare a contatto con la natura

Negli anni Ottanta, l’immunologo giapponese Quing Li aveva scoperto i “bagni di foresta”, cioè la contemplazione del bosco, che aumenta il numero dei globuli bianchi, migliorando le funzionalità del sistema immunitario. Negli anni, si è notato come trascorrere del tempo in un ambiente naturale riduce le infiammazioni croniche e migliora il metabolismo, facendo in modo che diminuiscano la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la glicemia e i trigliceridi. Secondo quanto affermato da Trombin, rispetto alla vita in città:

Si tratta del cosiddetto “deficit di natura”, riconosciuto come una delle concause di numerose patologie.

Nei bambini la carenza di natura favorisce obesità, deficit dell’attenzione e stress, inoltre aumenta fino al 55% la probabilità di sviluppare disturbi di salute mentale da grandi; negli adulti aumentano ansia e depressione, che per esempio è del 39% più probabile in chi vive in città.

Inoltre, la psicologa sostiene l’importanza del contatto con la natura, arrivando a considerarlo uno dei bisogni primari dell’essere umano:

Esistono infatti le “dosi di natura”, ovvero frequenze e tempi di permanenza consigliati per assicurarsi il benessere: si raccomandano per esempio almeno 20 minuti al giorno a contatto con la natura urbana come parchi e giardini, almeno cinque ore al mese nella natura peri-urbana o rurale, per esempio in fattorie e cascine, e almeno tre giorni all’anno a contatto con la natura più selvaggia di montagna, riserve naturali e simili. A fare la differenza però non è tanto il contatto sporadico con la natura più selvatica, quanto avere elementi naturali nei propri ambienti di vita quotidiani. 

Leggi anche: Malattie cardiovascolari, fattori di rischio e come difendersi

Come portare la natura a casa o a lavoro

Siccome non tutte le persone hanno le stesse necessità di stare a contatto con la natura, oppure non tutti possono trascorrere così tanto tempo all’aria aperta, è possibile portare un po’ di verde in ambienti chiusi, come casa o ufficio. La progettazione biofilica è un settore dell’architettura in piena espansione, che si pone come obiettivo il coniugare elementi naturali con l’arredamento delle stanze. Oltre alla vista su ampie distese di verde o alla presenza di piante nell’ambiente interno, è utile usare colori e materiali naturali, come il legno, e puntare su un’illuminazione accentuata. Anche solo esporre la frutta oppure mettere in mostra fotografie che ritraggono paesaggi naturali possono essere delle soluzioni per migliorare l’atmosfera interna e, di conseguenza, la propria salute.

Questi richiami alla natura sono fondamentali per il benessere della persona perché, come spiega Rita Trombin:

La natura è capace di rigenerare le risorse cognitive necessarie al nostro funzionamento grazie alla cosiddetta “attenzione senza sforzo”, o fascinazione. Quando siamo in natura “riconosciamo” l’ambiente come qualcosa di profondamente nostro, così non dobbiamo sforzarci per elaborarlo come accade nei luoghi artificiali, che quindi consumano di più le nostre energie mentali; la presenza della natura nei nostri spazi di vita aiuta perciò il cervello a ripristinare l’attenzione diretta necessaria per svolgere le attività quotidiane.

 

spot_img

Correlati

Bianca Balti a Sanremo: “Porterà un messaggio a favore della prevenzione”

Bianca Balti è stata scelta da Carlo Conti come co-conduttrice per la seconda serata...

Kate Middleton, come sta oggi e cosa significa essere in remissione dal cancro

Kate Middleton, a un anno dall'annuncio dell'intervento che ha subìto all'addome a causa di...

Obesità, scoperto un meccanismo brucia grassi: come ci aiuta a perdere peso?

È stata appena scoperto un meccanismo che è in grado di bruciare i grassi...
spot_img