Quattrocentomila cartelle esattoriali stralciate. Questo in sostanza il risultato della riforma dell’Agenzia delle Entrate nota come condono tombale proposta dalla deputata Udc Eleonora Lo Curto. La proposta mira a snellire gli imponenti costi del fisco, consentendo la cancellazione di vecchi debiti considerati ormai inesigibili. Questa soluzione potrebbe così di dare respiro agli italiani e aiutare il paese a rialzarsi dalla crisi causata dal Covid-19. Ma l’obiettivo di rottamare le cartelle esattoriali non è solo un’ambizione parlamentare, alcune aziende nel panorama italiano sono già attive su questo fronte, in prima linea l’azienda legale Lex Town.
Cos’è e come nasce il condono tombale?
In generale il condono fiscale è un disposto normativo che consente la sanatoria di debiti e pendenze che riguardano imposte e tasse anche a fronte di eventuali comportamenti illeciti e irregolari. Quando interessa l’intero debito o violazione in via definitiva si definisce condono tombale. In Italia, questa misura è stata introdotta con l’art. 9 della Legge finanziaria 2003, consente di regolarizzare le imposte relative alle dichiarazioni che andavano presentate entro il 31 ottobre 2002.
Su 950 miliardi di debito, 400 sono inesigibili
La proposta raccoglie il favore di diverse parti politiche e della stessa Agenzia delle Entrate che che vede nel condono fiscale un abbattimento degli oneri necessari agli accertamenti fiscali. Allo stato attuale gli italiani devono al fisco in totale 950 miliardi, di cui 400 sono ormai irrecuperabili. L’inesigibilità può essere legata a diversi fattori come ad esempio cittadini nullatenenti, deceduti, titolari di attività fallite. Va da sé che la crisi causata dalla pandemia abbia aggravato molte di queste situazioni, di qui l’urgenza di tale misura.
Sfruttare le misure dell’Europa per una riforma fiscale
Già il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nei giorni scorsi aveva parlato della necessità di rivedere il “contratto sociale” e di utilizzare le misure di supporto dell’Europa “con pragmatismo e trasparenza”. A queste parole si aggancia una nota della deputata Lo Curto in cui si legge:
Le parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sulla necessità di rivedere il sistema di tassazione in Italia approfittando della opportunità che deriva dal recovery fund, impongono un’operazione duale da parte del governo nazionale che venga finalizzata anche al varo di un condono fiscale tombale. Mi ero già pronunciata sulla necessità di una pace fiscale che facesse ripartire il sistema Italia, ora è giunto il momento.
Pace fiscale per rilanciare l’Italia
Del resto già da tempo il Governo sta lavorando su una riforma che rafforzi il gettito fiscale in un momento di forte bisogno di liquidità dello Stato, mettendolo al riparo da evasione e riciclaggio. L’ipotesi di una pace fiscale, emerge anche dal dl Rilancio. Il decreto del 19 maggio prevede, tra le altre cose, il divieto di nuove rateazioni per i debiti per i quali è stata presentata domanda di definizione agevolata, senza tuttavia rispettare i termini di pagamento. Il condono tombale potrebbe dunque essere la soluzione per permettere al paese di ripartire dopo questo duro momento di difficoltà. Una boccata d’ossigeno per i cittadini e gli imprenditori che vogliono rimettersi in gioco e far ripartire l’Italia.
Bisogna essere uniti per uscire dalla crisi
Infine la deputata Udc, Lo Curto, ricorda l’importanza di un’azione congiunta per consentire all’Italia di ripartire:
Occorre essere uniti su una questione che riguarda famiglie e imprese oppresse dai tributi e dall’attuale crisi economica post covid-19. L’economia italiana rinasce solo con la pace fiscale che elimina zavorre e fa guardare al futuro con responsabilità e voglia di ricominciare per creare ricchezza e far crescere il Pil del Paese.
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