Crisi Russia-Ucraina. I governi per timore di un conflitto stanno chiedendo ai propri cittadini di lasciare l’Ucraina il prima possibile. A seguito dell’appetto di Biden ai propri connazionali anche Giappone, Gran Bretagna e Corea del Sud avrebbero fatto lo stesso.
Secondo la Cia potrebbe esserci un’invasione russa la prossima settimana, entro la fine dei Giochi olimpici. Per oggi è anche prevista una telefonata tra Biden e Putin.
Il ministero degli Esteri giapponese ha sollecitato ad evitare viaggi nel Paese in quanto la situazione risulta essere imprevedibile, per quanto ci siano sforzi diplomatici.
Crisi Russia-Ucraina: possibile attacco mercoledì 16 febbraio
Crisi Russia-Ucraina. Biden ha esortato i cittadini americani ad andare via dall’Ucraina entro 24-48 ore, sottolineando “come non si tratti come avere a che fare con una organizzazione terrorista abbiamo a che fare con uno dei più grandi eserciti del mondo, è una situazione molto differente e le cose potrebbero impazzire velocemente”.
Inoltre il presidente americano avrebbe escluso di mandare truppe Usa per evacuare i propri connazionali ribadendo come Putin sia abbastanza intelligente da non fare nulla che avrebbe un impatto negativo sugli americani.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non si può preveder ma per la Casa Bianca potrebbe verificarsi la prossima settimana, anche durante i Giochi invernali in corso a Pechino fino al 20 febbraio. La Cia tuttavia ipotizza anche una data. Si tratterebbe di mercoledì 16 febbraio, così riferisce Der Spiegel, rivista settimanale tedesca.
L’apprensione della Casa Bianca e la telefonata tra Biden e Putin
Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, riguardo alla crisi Russia-Ucraina, ha dichiarato:
Continuiamo a vedere segnali di escalation russa, tra cui ora l’arrivo di forze al confine.
Un’invasione potrebbe iniziare in qualsiasi momento, se Vladimir Putin decidesse di ordinarla.
Procedono inoltre le trattative diplomatiche. Oggi Biden parlerà con Putin. La conferma di una telefonata è arrivata anche da Mosca. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha precisato che la richiesta è stata preceduta da un appello scritto da parte americana, come riferito dall’agenzia Tass.
Leggi anche: Le donne ucraine si preparano alla guerra con la Russia: “Pronte a difenderci”