La cagnolina Puggy è la prima a entrare in Senato: “È stata buonissima”

Puggy è la prima cagnolina a entrare in Senato, dopo le novità apportate dal regolamento del 2025. Vediamo insieme come si è comportata Puggy e quali sono state le reazioni a riguardo.

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Il 31 gennaio è entrato in vigore il regolamento di Palazzo Madama che consente l’accesso degli animali in Senato. Ieri, 6 febbraio, quindi, ha fatto la sua comparsa Puggy, la cagnolina di 12 anni della senatrice Michela Biancofiore.

Il tutto è stato reso possibile grazie a una deroga al regolamento, che verrà esteso a tutti i dipendenti del Senato al più presto. Nel frattempo, la senatrice Biancofiore ha promesso: “Tornerò nei prossimi giorni con il mio cagnolino“.

L’ingresso di Puggy in Senato

Puggy è un carlino di 12 anni, che appartiene alla senatrice Michela Biancofiore. La cagnolina è stata la prima a fare il proprio ingresso in Senato, da quando è stato approvato il nuovo regolamento di Palazzo Madama. Dopo aver passato la giornata di lavoro con la proprietaria, Puggy ha ricevuto i complimenti per il suo comportamento. Biancofiore, in un’intervista all’Ansa, a dichiarato:

Puggy è stata buonissima lì, com’è sempre.

Lei non sa cosa significa mordere, è una specie di pelouche e viaggia in tutto il mondo.

Ha il tesserino internazionale ed è in regola con tutte le certificazioni.

La senatrice ha anche affermato che per il carlino non era la prima volta in Senato, seppure fosse stata introdotta a Palazzo Madama prima della sottoscrizione del nuovo regolamento: “L’avevo portata qui a giugno in occasione della giornata mondiale del cane in ufficio“.

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La possibilità di far entrare i cani in Senato

La senatrice Michela Biancofiore ha tenuto a ringraziare il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale ha reso possibile tutto questo:

Io ringrazio ancora il collegio dei senatori questori che hanno varato questo regolamento e ringrazio il presidente La Russa perché finalmente il Palazzo si adegua a quello che è il sentimento generale degli italiani che sempre più spesso hanno a cuore il proprio animale domestico e preferiscono averlo accanto.

Il punto su cui la senatrice si è concentrata particolarmente riguarda l’apertura dei luoghi di lavoro alla presenza di quelli che sono definiti “animali di affezione”. Proprio per questo, era necessario che questa possibilità fosse garantita anche in Senato:

Succede già in parecchie grandi aziende come Unicredit o Lavazza e negli uffici di tanti comuni italiani come a Verona, a Cremona, Milano.

Gli animali possono accedere nelle corsie degli ospedali e nelle rsa.

Perché non dovrebbero entrare qui?

Oltretutto proprio nei palazzi legislativi che sono proprio quelli delle istituzioni che fanno le leggi anche sugli animali.

Credo che il segnale dato al Paese dal presidente La Russa, e in generale dal Senato, è che si può colmare la distanza tra il paese reale e le istituzioni.

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Chi può portare i cani in Senato

A poter portare i propri animali in Senato sono i senatori in carica, i dipendenti dell’Amministrazione, quelli dei gruppi parlamentari e i collaboratori dei senatori. Per ora, sarà possibile portare con sé solo i cani. La prassi per ottenere il permesso è estremamente dettagliata, in quanto i questori del Senato dovranno raccogliere le richieste per:

Autorizzare l’ammissione di un solo esemplare animale per ciascun richiedente, con l’indicazione dell’ufficio di quest’ultimo, e del percorso, anche riservato, cui il proprietario deve attenersi per raggiungerlo, nonché delle ulteriori prescrizioni ritenute necessarie.

Quali regole bisogna rispettare

Innanzitutto, i cani dovranno essere tenuti in trasportino, qualora di piccola taglia, ovvero al guinzaglio, il quale deve avere la lunghezza massima di 1,5 metri. Inoltre, è necessario rispettare le normative vigenti circa l’igiene e le regolarità anagrafica, statali e regionali. La norma prevede anche che:

Sono interdetti l’accesso e l’uscita dal portone principale di Palazzo Madama, sito in Piazza Madama, nonché, salva diversa indicazione, dal portone di Piazza San Luigi dei Francesi.

Nel momento in cui è entrato a Palazzo Madama, il cane deve essere detenuto dal rispettivo proprietario e può accedere solo all’ufficio del richiedente. In quest’ultimo caso, se nella stanza sono presenti altre persone, queste dovranno dare il via libera alla presenza dell’animale. In corridoi, pianerottoli e ulteriori luoghi di passaggio, i cani potranno circolare solo per il tempo strettamente necessario al transito. Tutto ciò è necessario per evitare che i cani possano arrecare disturbo alla quiete o danni a persone, cose o altri animali. Infine, il padrone dovrà evitare che il proprio amico a quattro zampe esplichi i bisogni biologici all’interno degli uffici del Senato. Perciò, saranno consegnate bustine igieniche per la raccolta delle deiezioni, traversine igieniche, museruole e trasportini.

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