Ieri, 23 marzo, Carmela Mancuso ha vissuto un momento emozionante in quanto fedele. Papa Francesco, infatti, quando si è affacciato dal balcone dell’ospedale Gemelli, nel quale era ricoverato dal 14 febbraio scorso, ha salutato la signora Carmela.
Il motivo per cui il Pontefice l’ha notata è stato il mazzo di fiori gialli che la donna teneva in mano. Intervistata dopo la vicenda, Carmela ha raccontato di averne portato uno ogni giorni, come augurio di pronta guarigione del Santo Padre. Vediamo meglio chi è la signora Carmela.
Chi è Carmela Mancuso

Carmela Mancuso ha 79 anni, è un’ex insegnante originaria di Monterosso, nella provincia calabrese di Vibo Valentia, e da sei anni vive a Roma. “Carmelina”, così è conosciuta dalle persone a lei vicino, ha attirato l’attenzione dei media e, soprattutto, di Papa Francesco per un suo gesto di grande gentilezza. La signora, infatti, ha seguito tutta la degenza del Pontefice con estrema apprensione, portando ogni giorno, fuori dall’ospedale Gemelli, un mazzo di fiori, come augurio.
Questo gesto non è passato inosservato ieri, 23 marzo, quando, una volta uscito sul balcone del Policlinico in occasione dell’Angelus domenicale, il Santo Padre si è accorto del mazzo giallo in mano a Carmela. Dopo aver salutato i fedeli, Papa Francesco ha detto: “Vedo qui una signora con i fiori gialli. È brava“. Intervistata da vari cronisti, Carmela ha commentato così le parole del Pontefice: “Ancora non mi sembra vero, ha parlato di me e dei fiori gialli, ci ha riconosciuto in mezzo a tanta gente“.
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Il mazzo di fiori gialli
La signora Carmela ha raccontato di aver portato un mazzo di fiori fuori dall’ospedale Gemelli ogni giorno, per tutta la degenza del Pontefice. Il suo intento era incoraggiare il Papa e augurargli una pronta guarigione.
Proprio per questo, quando il Santo Padre si è affacciato al balcone, Carmela ha teso il braccio come a volergli porgere il mazzo di fiori. Queste sono state le parole della donna al Corriere della Sera:
Non so che dire, io ho portato sempre dei fiori per la sua guarigione, oggi volevo lasciarli ai gendarmi e poi volevo salutarlo in mezzo alla gente.
Solo che quando è uscito sul balcone mi trovavo lì vicino e ho pensato che glieli potevo offrire così.
Volevo stimolarlo e vedere come stava, ma non pensavo parlasse di me, mi aspettavo solo il segno della benedizione, ma il suo sguardo è andato al giallo del mazzo e poi si è espresso nei miei confronti come succede sempre quando mi vede arrivare con i fiori.
La signora Carmela ha descritto, poi, le emozioni provate nel momento in cui Papa Francesco si è accorto del suo mazzo di fiori gialli:
Ma che emozione….
Sventolavo così….
L’ho fatto con questo pensiero: li sventolo come ho fatto tante volte all’udienza e lui, il Papa, ogni volta che mi vedeva lì faceva un gesto (apre le braccia).
Ho tante foto.
Oggi sono capitata in prima fila e ho pensato “Vediamo se funziona ancora“.
Mi ha visto.
Non ci credo.
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I fiori come terapia
Ai media Vaticani, la signora Carmela ha dichiarato di utilizzare i fiori come terapia da molto tempo. La prima volta è stata nel nosocomio pediatrico Bambino Gesù:
Andavo spesso lì e c’era una bambina di 3 mesi che doveva fare un intervento delicato.
Conoscevo la zia in un percorso alla Divina Misericordia, recitavamo insieme la coroncina e un giorno mi ha raccontato: “Io adesso devo andare al Bambino Gesù, c’è mia nipote che si deve operare”.
Era tutta preoccupata.
“Non so come fare”, mi diceva.
Ho risposto “Ti accompagno io” e allora l’ho accompagnata, ho fatto tutta la salita e l’intervento è stato fatto.
Per fortuna, l’ha superato con successo!
Allora il primo pensiero è stato quello di portare i fiori.
Da lì ho incominciato sempre a portare fiori come segno di ringraziamento, difatti ogni volta che porto i fiori metto un bigliettino con tanti messaggi e chiedo la benedizione per i miei parenti, per i miei amici.
Proprio per questo motivo, la donna ha deciso di porgere in dono ogni giorno un mazzo di fiori anche al Pontefice. Quando le viene chiesto se avesse mai temuto per la vita di Papa Francesco, Carmela ha risposto: “No, no, sempre. Ho avuto sempre questa fiducia grande quando venivo qui“. Ciò che bisogna fare a questo punto, per la signora, è: “Incoraggiamolo, accompagniamolo, ce la farà. Ce la farà come la bimba del Bambino Gesù che è guarita. Anche lui, sicuramente“.