Chi era Eddie Jordan, il patron della Formula 1 che scoprì Michael Schumacher

Si è spento a 76 anni Eddie Jordan, imprenditore irlandese ed ex proprietario della Formula 1. Tra i suoi riconoscimenti principali rientra l'aver scoperto Michael Schumacher.

spot_img

Addio a Eddie Jordan, imprenditore irlandese conosciuto principalmente per essere stato il proprietario di un team della Formula 1. Jordan si è spento a 76 anni, nella sua casa di Città del Capo, nelle prime ore di ieri 20 marzo. L’ex patron della F1 era malato da circa un anno di cancro.

A dare il triste annuncio è stata la famiglia di Eddie Jordan, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie Jordan OBE, ex proprietario di un team di Formula 1, opinionista televisivo e imprenditore“.

Chi era Eddie Jordan

Eddie Jordan è nato il 30 marzo 1948 a Dublino, in Irlanda. Inizialmente ha lavorato presso la Bank of Ireland, per poi dedicarsi alla sua grande passione per i motori. Nel 1971, infatti, Jordan ha vinto l’Irish Kart Championship, campionato irlandese di kart, mentre nel 1974 è stato trasferito alla Formula Ford. La carriera da pilota di Eddie si è concentrata prevalentemente negli anni Settanta, riscuotendo anche buoni risultati nella Formula 3 e nella Formula Atlantic.

Negli anni Ottanta, l’imprenditore ha fondato il team Jordan Grand Prix, con cui ha esordito in Formula 1 nel 1991, nella quale è rimasto fino al 2005, collezionando quattro Gran Premi. Nello specifico, nel 1998 il team ha ottenuto il risultato migliore di sempre, in quanto i piloti Damon Hill e Ralf Schumacher si sono posizionati al primo e al secondo posto del Gran Premio del Belgio.

Leggi anche: Chi era Enrico Di Salvo, chirurgo e missionario nel cuore dell’Africa

L’esperienza in Formula 1

Con la Jordan Gran Prix, Eddie Jordan è riuscito a conquistare la Formula 1. L’apice è stato raggiunto nel 1999, con Heinz-Harald Frentzen in corsa per il titolo. Eddie è stato un direttore della scuderia abile nello scovare giovani talenti.

Negli anni di Jordan, infatti, sono emersi in Formula 1 i già citati Damon Hill e Ralf Schumacher, a cui si aggiungono Eddie Irvine, Rubens Barrichello, Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli. L’ultima vittoria della sua scuderia risale al 2003, per mano di Fisichella durante il Gran Premio del Brasile. Due anni dopo, il team è stato ceduto all’imprenditore russo-canadese Alex Shnaider.

Leggi anche: Chi è John McFall, il primo astronauta con disabilità nello spazio

La scoperta di Michael Schumacher

Il talento più rinomato, forse, covato da Eddie Jordan è stato Michael Schumacher, il quale ha esordito in Formula 1 insieme alla Jordan, nel 1991. Durante le qualifiche del Gran premio di Spa-Francorchamps, il pilota ha dimostrato le proprie capacità, registrando il settimo miglior tempo.

Nonostante in gara Schumacher sia stato costretto a ritirarsi al primo giro, il suo talento era ormai stato scoperto. Successivamente, infatti, la Benetton di Flavio Briatore ha offerto al pilota un contratto. La scelta è stata ampiamente criticata da parte dello stesso Jordan.

Gli ultimi anni di Eddie Jordan

Dopo aver venduto la propria squadra di Formula 1, nel 2005, Eddie Jordan è diventato opinionista e commentatore della F1 per la BBC, dal 2009 al 2015, e poi per Channel 4. Ha gestito, inoltre, il passaggio dell’amico progettista Adrian Newey dalla Red Bull all’Aston Martin.

Jordan non si è dedicato solo al mondo dei motori ma ha coltivato anche altre passioni, durante gli ultimi anni. Suonava la batteria in una band dal nome Eddie & The Robbers, sottolineando la sua fama da uomo d’affari disinvolto, ed era co-proprietario della squadra di rugby inglese London Irish.

La moglie e i figli di Eddie Jordan

Eddie Jordan, scomparso a causa di una forma aggressiva di cancro che dalla vescica e la prostata si è diffuso alla colonna vertebrale e al bacino, lascia la moglie Marie McCarthy Jordan.

La coppia era sposata da più di un trentennio e insieme hanno avuto quattro figli, Zoe, Miki, Zak e Kyle. La famiglia è stata sempre accanto al pilota in quest’ultimo anno difficile e, dopo la morte di Eddie, ha rilasciato questo messaggio di ricordo:

EJ ha portato un’abbondanza di carisma, energia e fascino irlandese ovunque andasse.

Abbiamo tutti un enorme vuoto mancante senza la sua presenza.

Mancherà a tantissime persone, ma ci lascia un sacco di ricordi meravigliosi che ci faranno sorridere nonostante il dolore.

Il ricordo di Lapo Elkann

Dopo la diffusione della notizia circa la morte di Eddie Jordan, numerosi sono stati i messaggi di cordoglio. In particolare, Lapo Elkann ha ricordato così il pilota:

Eddie era un uomo dal sorriso contagioso, capace di trasmettere la sua passione per le auto con un solo sguardo.

Ha affrontato ogni sfida con straordinaria dignità e una forza d’animo incrollabile.

Sempre generoso e pronto ad aiutare chi era in difficoltà, ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Il mondo dei motori perde una persona speciale e mancherà a tutti.

Rest in peace, Eddie.




spot_img

Correlati

Ha un attacco cardiaco sull’aereo, un giovane medico la salva: “È il nostro eroe”

Nicolò Valentini è un giovane medico italiano di 27 anni. Grazie alla sua specializzazione...

Silvio Binca: “The handYcapped normalizza la disabilità”

La disabilità non è da considerarsi come un limite per la propria vita, ma...

Essere sordi non è un limite, ma un modo diverso di vedere il mondo

Perché una persona sorda non potrebbe realizzare i suoi sogni in ambito privato e...
spot_img