Laureanda italiana cura una malattia che nessun medico americano era riuscito a diagnosticare

La storia di Marta Busso, 26enne di Cuneo che ha guarito una ragazza americana affetta da una rara malattia genetica, diventerà il primo episodio di una serie in arrivo su Netflix.

Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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Una ragazza americana è affetta da una disfunzione muscolare sempre più debilitante e nessun medico riesce a comprenderne la causa. Sembrerebbe l’incipit di un episodio di Dottor House, e in effetti la storia di Angel, infermiera 22enne di Las Vegas, con le trame della fortunata serie tv sembra avere molte cose in comune.

La prima, appunto, è l’avanzare di una malattia apparentemente impossibile da diagnosticare che le stava rendendo impraticabile vivere in maniera normale. La seconda è il coinvolgimento della dottoressa Lisa Sanders, ispiratrice del concept di Dottor House, che a un certo punto ha deciso di pubblicare il caso nella sua celebre rubrica di misteri medici sul New York Times Magazine, chiedendo agli specialisti di tutto il mondo di proporre una diagnosi. La terza, come ben si confà a una storia che si rispetti, è il lieto fine arrivato grazie a una diagnosi ormai inaspettata, quella di Marta Busso, 26enne di Cuneo laureatasi con lode in medicina lo scorso anno e attualmente specializzanda in pediatria a Friburgo.

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Una guarigione avvenuta per una fortunata coincidenza

Dopo aver letto di Angel sul New York Times Magazine, Marta ha inviato la sua ipotesi alla redazione. Il suo approccio è stato così impeccabile che persino gli esperti dell’Università di Yale ne sono rimasti impressionati. In un’intervista la giovane dottoressa ha dichiarato di essersi stupita che nessuno riuscisse a identificare la causa della malattia di Angel. Addirittura un’amica della ragazza aveva lanciato una campagna di raccolta fondi su Facebook per finanziare visite presso medici prestigiosi, ma senza alcun risultato.

Marta, che in quel periodo era a Torino e lavorava a una tesi sulle malattie metaboliche insieme a Marco Spada, ha quindi fatto un tentativo e inviato la sua diagnosi ritenendo che potesse andare, ma fondamentalmente aspettandosi che la cosa finisse lì. La sua ipotesi, quella di una rarissima condizione genetica responsabile di un difetto nell’ossidazione degli acidi grassi nel tessuto muscolare, si è invece rivelata esatta. Dall’America le hanno risposto inviandole un campione di sangue su cui effettuare dei test, poi Angel è stata ricoverata al regina Margherita di Torino, dove è finalmente riuscita a riprendersi.

Il tutto ripreso dalle telecamere di Netflix. Ah sì, perché c’è un altro dettaglio in comune con Dottor House: la storia diventerà l’episodio di una serie telvisiva, Diagnosis, che debutterà il 16 agosto sulla celebre piattaforma. Storia a lieto fine, proprio come quelle che preferiamo.

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di Marianna Chiuchiolo

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Marianna Chiuchiolo
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Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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