Nico Acampora di PizzAut, la Onlus che promuove l’inserimento nel mondo del lavoro di persone autistiche, è stato invitato ieri in Senato alla 10a Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato e Previdenza Sociale per parlare proprio di questa loro iniziativa.
Il presidente ha affermato che l’inclusione lavorativa delle persone autistiche non sia solo necessaria, ma anche efficace e prioritaria: “Dobbiamo farlo e possiamo farlo bene e con profitto. È questo ciò che fa la differenza. Perché finché le aziende saranno obbligate ad assumere una persona autistica, per loro sarà sempre un peso”.
Nico Acampora di PizzAut: “Dobbiamo cambiare il nostro paradigma di pensiero”
PizzAut ha aperto due pizzerie a Casina de’ Pecchi, in provincia di Milano, e a Monza e sono gestite interamente da ragazzi autistici. L’iniziativa è nata dal fondatore Nico Acampora, il cui figlio autistico ha ispirato e dato l’idea per questo progetto. PizzAut sta diventando una realtà sempre più nota e ha ricevuto, infatti, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Papa e personalità del mondo dello spettacolo.
E Nico Acampora, adesso, è sceso personalmente in campo, anche in Senato per spiegare il suo punto di vista in merito all’inclusione nel lavoro delle persone autistiche: “Quello che bisogna cambiare è il paradigma: le persone autistiche possono lavorare bene e con grande profitto”.
E ha citato non solo il loro esempio, ma anche quello di Toys Center, che, grazie al proprio suggerimento è appena stata assunta: “Ad una ragazza autistica, che abbiamo segnalato, Toys ha fatto un contratto a tempo indeterminato e le fa fare la scaffalista, perché nessuno sistema i giocattoli come sa fare lei”.
Assumere le persone autistiche, e soprattutto i giovani che si stanno ora affacciando al mondo del lavoro, non deve essere un obbligo per le aziende. Infatti, il fondatore di PizzAut ha sottolineato che questo inserimento deve trasformarsi in opportunità non solo per le stesse grandi società, ma anche per i ragazzi stessi aventi la possibilità di mettersi alla prova: “Adesso nel tempo libero esce con le sue colleghe e non perché loro siano obbligate, ma perché è bello condividere certe esperienze”.
PizzAut ha assunto 35 dipendenti: “Diamo un futuro ai nostri ragazzi”
Nico Acampora ha spiegato a “Vanity Fair” che PizzAut promuove l’inclusione affinché le aziende diano un futuro a tutte le persone autistiche, specialmente perché “l’alternativa per loro in Italia oggi sono poche”.
Ha affermato: “Il futuro delle persone con autismo ha tre vie, o stanno a casa tutto il giorno con i genitori, classicamente con un uno dei genitori che sacrificano tutto per aiutarli, o frequentano un centro diurno, oppure entrano in un istituto residenziale”.
PizzAut ha assunto quest’anno 35 nuovi ragazzi che sono diventati, perciò, ora contribuenti: “Un ragazzo in un istituto costa 200mila euro allo stato, un centro diurno costa 50mila euro. Io nei due ristoranti PizzAut ho assunto 35 ragazzi, che se facciamo i conti è un risparmio per lo stato di almeno 7 milioni di euro, oltre al fatto che oggi sono soggetti attivi che versano i contributi”.
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