La donna ucraina che ha portato oltre confine i figli di uno sconosciuto: “Si è fidato di me”

Nataliya Ableyevaha è una donna ucraina in fuga dal suo Paese e ha accompagnato oltre il confine anche i figli di uno sconosciuto bloccato alla frontiera per farli ricongiungere con la madre.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Porta oltre confine figli di uno sconosciuto: sembra impossibile, ma dall’Ucraina riescono ad arrivare anche notizie positive. O, perlomeno, storie di speranza e di solidarietà. Ne è un esempio la vicenda che ha coinvolto Nataliya Ableyevaha, una donna in fuga dal suo Paese che ha accompagnato oltre il confine anche i figli di un uomo bloccato alla frontiera, che mai aveva visto prima.

Mi ha dato i passaporti e si è fidato”, ha raccontato la donna giunta sana e salva nel comune di Beregsuráni, città ungherese al confine con l’Ucraina.

Porta oltre confine figli di uno sconosciuto: la storia di Nataliya

Porta oltre confine figli di uno sconosciuto. Nataliya, prima di entrare in Ungheria, è stata avvicinata da un padre di famiglia 38enne che, disperato, le aveva raccontato di non poter attraversare il confine con la figlia e il figlio per raggiungere la moglie che, dall’Italia, sarebbe venuta a prenderli oltre confine. L’Ucraina, infatti, ha chiamato alle armi tutti gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni, vietando loro di lasciare il Paese.

L’uomo si è quindi completamente affidato a Nataliya, a dimostrazione di come nella disperazione spesso sia la fiducia nel prossimo a salvarci. Così ha dato un bacio ai suoi figli, ha abbottonato i loro cappotti per proteggerli dal freddo pungente di questi giorni e li ha affidati a Nataliya. La donna, anche lei madre di un poliziotto e un’infermiera (che però sono rimasti in Ucraina), ha preso per mano i due giovani e si è incamminata verso l’Ungheria.

L’incontro oltre confine con Anna, la mamma dei due ragazzi

Porta oltre confine figli di uno sconosciuto: la storia di Nataliya

Porta oltre confine figli di uno sconosciuto: “Il loro padre mi ha semplicemente consegnato i due bambini e si è fidato di me, dandomi i loro passaporti per portarli a casa, in salvo”, ha raccontato Nataliya.

Una volta entrati in Ungheria, Nataliya e i due ragazzi si sono sistemati con altri rifugiati su una panchina, avvolti da un plaid. Finché il cellulare di uno dei due non ha squillato: era la loro mamma, Anna Semyuk, che li stava aspettando poco dopo il confine. Un pianto ininterrotto ha accompagnato tutta la chiamata.

Quando Nataliya, i ragazzi e la mamma si sono finalmente incontrati, le due donne si sono strette in un lunghissimo abbraccio, scoppiando a piangere. Una storia a lieto fine, questa, che è una piccola luce nel buio tremendo che sta devastando l’Ucraina.

Leggi anche: Putin lancia attacco totale: distrutti gasdotti e colpito sito di rifiuti radioattivi

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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