Addio a Luca Beatrice, il critico d’arte e importante figura del panorama culturale italiano si è spento all’età di 63 anni dopo il ricovero presso l’ospedale di Torino in seguito ad un malore accusato nei giorni scorsi.
La notizia è stata diffusa via social dal fratello Giulio, il quale ha scritto su Facebook: “Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni…ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca, fai buon viaggio”.
Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, ha ricordato e omaggiato la figura di Beatrice con queste parole: “Il mondo dell’arte perde un critico appassionato e non conforme e, come scriveva Brecht, nella categoria degli umani ‘un imprescindibile’. Io ho perso un amico. A Dio, Luca”.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha voluto omaggiare il critico con queste parole:
Piangiamo la scomparsa di un amico, di un protagonista della cultura italiana e internazionale che con il suo sapere ha formato artisti e artiste.
Curatore, critico e docente, in ogni ruolo Luca ha espresso al meglio la sua vocazione di intellettuale e polemista al servizio dell’agone pubblico.
La Quadriennale di Roma, istituzione da lui presieduta, rappresenta il culmine della sua brillante carriera.
Il dolore provocato dalla sua morte è indicibile.
Alla sua famiglia va il mio amorevole abbraccio.
La scomparsa di Beatrice interrompe anzitempo il suo ambizioso progetto: organizzare la Quadriennale di Roma del 2025, intitolata “Fantastica”, con l’obiettivo di riportare l’Italia e la sua arte al centro del dibattito culturale.
Luca Beatrice, chi era e il rapporto tra arte e politica
Odi et amo, questo sicuramente ha rappresentato Luca Beatrice. Critico d’arte, saggista e giornalista, specialista di pittura e scultura contemporanea tra i maggiori per fama e prestigio internazionale. Un riferimento per tutto il panorama artistico.
Luca Beatrice nasce a Torino nel 1961, si è laureato in Storia del cinema e successivamente ha conseguito il diploma di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Siena. Tra il 2003 e il 2005 ha ricoperto il ruolo di curatore della Biennale di Praga, mentre nel 2009 ha curato il Padiglione Italia alla cinquantatreesima Biennale d’arte di Venezia.
Dal 2010 al 2018 è stato a lungo presidente del Circolo dei Lettori di Torino. Insegnava, inoltre, storia dell’arte e storia del design all’Accademia Albertina di Torino, arte contemporanea allo Ied di Torino e arte e cultura contemporanea allo Iulm di Milano.
In qualità di presidente della Quadriennale di Roma, principale manifestazione dedicata all’arte contemporanea italiana, ha portato avanti significativi progetti. Dal 2021 collaborava con il quotidiano Libero, scrivendo articoli e recensioni su mostre, libri, politica, costume e cinema.
Figura influente e spesso al centro di accesi dibattiti, Beatrice non si è mai tirato indietro dalle polemiche. L’ultima, legata alla Quadriennale del 2025, verteva sulla sua proposta di dedicare una sezione all’edizione del 1935.
Spesso etichettato come esponente di destra, si è impegnato a rompere i pregiudizi sul legame tra politica e arte, cercando di aprire un dialogo su temi ritenuti controversi:
Sì, sono di destra, ed è questo che ha suscitato le polemiche attorno all’idea di dedicare una sezione della prossima edizione della Quadriennale del 2025 alla Quadriennale del 1935.
Sono attacchi politici, che non hanno a che fare con l’arte e la sua conoscenza.
Io sono di destra, e quando la destra è al governo, vengo preso in considerazione dalle istituzioni pubbliche,
esattamente come tanti miei colleghi di sinistra vengono prescelti in momenti in cui al governo c’è la sinistra.
L’ultimo saluto a Luca Beatrice si terrà venerdì 24 gennaio presso la Parrocchia dei Santi Angeli Custodi a Torino. La famiglia ha chiesto massima riservatezza e rispetto per il lutto. Il patrimonio intellettuale e culturale che ci lascia è inestimabile.
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