Come l’AI e la realtà virtuale trasformano il modo in cui viviamo l’arte

Perché il turismo diventa inclusivo grazie all'AI, realtà virtuale e aumentata? Ecco l'innovazione proposta da ArcheoVirtual alla XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img

Si è appena conclusa la XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum in programma dal 31 ottobre a domenica 3 novembre 2024 e uno dei protagonisti è stato l’AI.

La manifestazione, come si legge sul sito ufficiale della BMTA, ha come enti promotori la Regione Campania, la Città di Paestum e i Parchi Archeologici di Paestum e Velia, patrocinata dal Ministero della Cultura, dal Ministero del Turismo, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall’ANCIi ed è riconosciuta come luogo di dialogo interculturale dalle organizzazioni governative internazionali della cultura e del turismo dell’UNESCO, ONU e UN Tourism.

Anche quest’anno ha ottenuto un incredibile successo la mostra di tecnologie interattive e virtuali, ArcheoVirtual. L’obiettivo della XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stato, quindi, raggiunto, ossia far immergere in un’occasione unica tutti i visitatori, permettendo loro di esplorare le aree archeologiche attraverso l’AI, realtà virtuale e aumentata.

Che cos’è ArcheoVirtual?

ai, visitatore vede opere con realtà virtuale

ArcheoVirtual è più di una semplice mostra multimediale, infatti, come si legge sulla pagina dedicata all’evento si tratta di “una finestra sulla disciplina che si occupa di studiare, interpretare, comprendere e comunicare il patrimonio archeologico e il suo contesto attraverso un processo di acquisizione dei dati, ricostruzione, verifica continua”.

L’edizione che si è appena conclusa, dal titolo DiversaMente, grazie alla sezione audiovisiva e una dedicata alle applicazioni interattive, ArcheoVirtual ha cercato di soddisfare i gusti e le aspettative di un pubblico sempre più variegato, con attenzione non solo verso il patrimonio artistico, ma personalizzando al massimo l’esperienza visiva e sensoriale attraverso l’uso dell’AI, realtà aumentata e virtuale.

L’arte si fonde con l’AI, AR e VR per dar vita a un’esperienza immersiva phygital

Alla XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata presentata e utilizzata Extended Destination, la piattaforma dell’azienda Carraro LAB che integra l’AI, AR e VR e arte, per fornire ai turismi un’esperienza phygital, che mixa percezioni fisiche a quelle virtuali.

Ecco cosa ha affermato in merito il CEO di Carraro LAB, Gualtiero Carraro, come riporta “ANSA”:

Queste tecnologie permettono di viaggiare nel tempo, ma anche di vivere un’esperienza sostenibile.

Le esperienze che possiamo offrire ai turisti le definiamo dei supersensi.

Possiamo volare sopra un parco archeologico o naturale, posso oltrepassare barriere architettoniche con il mio smartphone, posso vedere qualcosa che il tempo ha distrutto o qualcuno che non c’è più, ad esempio un personaggio famoso legato a quel luogo con il mio visore, un’intera destinazione diventa estesa, rimane fisica ma si estende nel mondo digitale.

L’uso delle tecnologie, quindi, non offre solo esperienze sostenibili, aggiungendo un plusvalore all’osservazione in toto delle opere, ma permette lo sviluppo di un turismo più inclusivo:

Non tutte le destinazioni sono accessibili a tutte le persone, ci sono problemi di disabilita motoria ma anche difficoltà diverse.

Ad esempio non è possibile immergersi tutti in un parco archeologico subacqueo.

Il turismo inclusivo può essere realizzato anche attraverso queste tecnologie di realtà estesa.

  

Leggi anche: Perché Gibellina è stata eletta Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea?

spot_img

Correlati

Riusciremo mai a vedere le opere incompiute nate dal genio di David Lynch?

Ma siamo davvero sicuri di conoscere, e aver svelato, tutti i segreti di Twin...

Tor Vergata premia le migliori tesi su tematiche di genere in onore di Giulia Cecchettin

Nel nome di Giulia. Nella giornata di mercoledì 15 gennaio presso l’Aula TL della...

Quando nasce una parola? Vera Gheno ci spiega come la realtà crea neologismi

La lingua che cambia secondo Vera Gheno. Quante volte nel corso del 2024 abbiamo...
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img