È morto all’età di 83 anni lo scrittore cileno Antonio Skármeta, autore del celebre libro Il Postino di Neruda, da cui Michael Radford prese ispirazione per realizzare il celebre film Il postino, con protagonista Massimo Troisi.
A dare la notizia della scomparsa dell’autore è stata l’Università del Cile attraverso un messaggio sui social, in cui viene ricordata “la carriera ispiratrice che ha favorito la lettura e l’amore per i libri“. A confermare quanto accaduto è stato il figlio dell’autore, Fabiàn Skármeta, il quale ha dichiarato:
Mio padre è deceduto questa mattina.
E’ stato un lungo processo iniziato anni fa con l’Alzheimer e terminato con una morte naturale.
Come famiglia siamo tranquilli.
Io e mia madre siamo stati sempre con lui.
Anche il presidente cileno Gabriel Boric ha tenuto a dare un ultimo saluto allo scrittore, il quale è considerato un anello di congiunzione tra la letteratura popolare e quella più tradizionale dell’America Latina.
Oltre alla carriera da scrittore, Skármeta si è distinto anche per il suo impegno diplomatico e accademico.
Vita e carriera di Antonio Skármeta
Antonio Skármeta Vrancic è nato il 7 novembre 1940 ad Antofagasta, in Cile. In seguito al colpo di Stato del 1973, contro l’allora Presidente Salvador Allende, l’autore ha lasciato gli studi di lettere e filosofia nel proprio Paese, per proseguirli alla Columbia University di New York. È qui che ha iniziato a lavorare come traduttore di autori quali Francis Scott Fitzgerald e Jack Kerouac.
Trascorse gli anni dell’esilio prima in Argentina, poi in Germania. Qui si unì a un gruppo di intellettuali cileni, con i quali diede vita a una grande attività culturale. Nel 1975 ha pubblicato il suo primo romanzo Sognai che la neve bruciava. Sempre in Germania, ha ricoperto il ruolo di ambasciatore del Cile e ha insegnato sceneggiatura all’Accademia di cinema e televisione.
L’opera con cui ha raggiunto la fama internazionale è stata Ardiente Paciencia, nel 1985, comunemente conosciuta come El cartero de Neruda (Il postino di Neruda). Accanto a questa si citano titoli come Sognai che la neve bruciava, Match ball, Non è successo niente, Le nozze del poeta, La bambina e il trombone, Il ballo della Vittoria, Un padre da film, I giorni dell’arcobaleno. I suoi romanzi sono stati tradotti in trenta lingue.
Dei numerosi premi ricevuti durante la sua carriera si ricordano il Prix Médicis in Francia, il Goethe in Germania, il Grinzane Cavour in Italia e il Premio Nazionale di Letteratura del Cile alla carriera nel 2014.
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“Il postino di Neruda”
Nel 1986 Antonio Skármeta pubblica il romanzo Ardiente Paciencia, meglio conosciuto nel mondo latino con il titolo El cartero de Neruda. L’opera è stata tradotta in diverse lingue, tra cui anche quella italiana, nella quale l’opera prende il nome di Il postino di Neruda.
Il racconto è ambientato nel 1969, in un piccolo villaggio di pescatori chiamato Isla Negra, lungo la costa cilena. Il protagonista è Mario Jiménez, figlio di un pescatore, che rifiuta di seguire le orme del padre, per lavorare come postino. Siccome tutto il villaggio è analfabeta, l’unico abitante a cui dovrà consegnare la posta è il poeta Pablo Neruda. Il giovane Mario considera Neruda come un vero e proprio maestro e solo dopo essersi preso di coraggio riesce a intavolare una conversazione. Da quel momento comincerà una profonda amicizia, che durerà fino alla morte di Neruda.
Al romanzo sono ispirati i film Il postino, del 1994, diretto da Michael Radford e interpretato da Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta, e Ardente pazienza, del 2022, per la regia di Rodrigo Sepùlveda e con protagonisti Vivianne Dietz e Andrew Bargsted.
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I messaggi di cordoglio
A rivolgere messaggi di cordoglio nei confronti dell’autore sono stati numerosi. Il Senato cileno ha interrotto la propria seduta per dedicargli un minuto di silenzio, mentre il presidente del Cile Gabriel Boric, in un post sul suo profilo X, ha ringraziato Skármeta “per la vita che hai vissuto. Per i racconti, i romanzi e il teatro. Per l’impegno politico” ma anche per il programma televisivo El show de los libros “che ha ampliato le frontiere della letteratura negli anni Novanta. Grazie per aver sognato che la neve bruciasse nel Cile che ti ha fatto tanto male“.
Il Ministero della Cultura, invece, l’ha salutato con queste parole: “La sua eredità e il suo impegno per la cultura cilena continueranno a vivere attraverso ciascuna delle sue opere“.
Skármeta riposerà nel Teatro Nazionale Cileno, accanto al palazzo presidenziale La Moneda, nel centro di Santiago.