Chi era Eugenio Borgna, che univa arte e letteratura alla psichiatria

Si è spento a 94 anni Eugenio Borgna, psichiatra e saggista di spicco nel suo ambiente. Si è distinto per aver indagato l'interiorità dell'essere umano, divenuto poi tema centrale di molte sue opere.

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È morto all’età di 94 anni lo psichiatra e saggista Eugenio Borgna. Conosciuto soprattutto per il suo estremo interesse rispetto all’interiorità dei pazienti, ha rappresentato una grande figura rivoluzionaria nella psichiatria degli anni Settanta.

Molti degli approcci adottati da Borgna, insieme alle storie dei pazienti che ha seguito, sono diventati le tematiche centrali dei suoi testi. A dare la notizia della morte dello psichiatra, infatti, è stata la casa editrice Interlinea, attraverso una nota:

Interlinea piange Eugenio Borgna, anch’egli novarese che ci ha seguito fin dai primi passi donando uno dei suoi ultimi libri, Apro l’anima e gli occhi (da un verso dell’amato Clemente Rebora) dedicato a coscienza interiore e comunicazione, uscito per il festival della dignità umana di cui dirigeva il comitato scientifico.

Chi era Eugenio Borgna

Eugenio Borgna è nato a Borgomanero, in provincia di Novara, il 22 luglio 1930. È stato un importante saggista e psichiatra, docente alla Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università degli Studi di Milano. Inoltre, viene ricordato come primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara.

Borgna è stato, oltre che psichiatra, anche autore di quelli che Interlinea definisce “libri bellissimi su temi sempre uguali e sempre diversi, sull’arcipelago delle emozioni che abitano la nostra vita interiore“. La nota della casa editrice riserva spazio alla bibliografia postuma di Eugenio Borgna, affermando:

Nel catalogo resta la monografia più recente sul grande psichiatra e scrittore, Eugenio Borgna. Curare con la parola, numero monografico della rivista Microprovincia su uno dei protagonisti e maggiori autori della psichiatria italiana.

A ricordare lo psichiatra è stata anche la casa editrice Einaudi, con la quale a novembre scorso aveva pubblicato il suo ultimo saggio L’ora che non ha più sorelle. Il tweet in questione riporta una citazione di Borgna:

La timidezza è uno dei modi, come la fragilità, che ci avvicina al mondo di oggi, nutrito di indifferenza e di violenza, con una grande pace interiore, e con un sorriso, che aggiunge un filo alla brevissima tela della nostra vita.

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L’approccio psichiatrico di Borgna

Il modus operandi di Borgna è stato caratterizzato da vicinanza e cura nei confronti dei sui pazienti, andando a scovare nella loro interiorità in maniera eclettica. Egli credeva, infatti, che arte, filosofia e letteratura potessero servire per spiegare la sofferenza dei pazienti. Nello specifico, è stato un grande rivoluzionario nel mondo della psichiatria, tanto che, a metà degli anni Settanta, si oppose alla procedura di legare le pazienti dell’Ospedale psichiatrico di Novara e fu favorevole al farle passeggiare per i corridoi e per i giardini.

Borgna, inoltre, aveva richiesto che le finestre della struttura non presentassero inferriate e che le porte non fossero chiuse. Al centro del lavoro psichiatrico, per lui, non c’era la malattia, bensì le sofferenze e le domande esistenziali della persona. Attraverso il dialogo, l’ascolto empatico e la condivisione dei vissuti, poteva entrare in relazione con il paziente, alla ricerca di vicinanza e conoscenza.

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La rivoluzione psichiatrica di Eugenio Borgna

Già a metà degli anni Settanta, Eugenio Borgna era uno dei principali esponenti della psichiatria fenomenologica e della psicologia esistenziale. È ricordato, in particolare, per aver contestato l’approccio tradizionale psichiatrico e aver rifiutato ogni tipo di riduzionismo biologico. Intendeva l’interpretazione naturalistica delle patologie mentali come limitata, in quanto riconosceva solo una parte del problema.

Di conseguenza, Borgna si era convinto che per curare un paziente non fossero necessari solo farmaci e terapie intensive, ma anche dialogo e confronti culturali. Interpellato sul suo approccio psichiatrico, Borgna raccontava:

Ho studiato a lungo la psiche femminile, ho accolto la sofferenza di tante donne e posso dire di essere più adatto ad assistere e a confortare la solitudine di un’anima femminile rispetto a una maschile.

A tal proposito, era solito citare autrici femminili, quali Emily Dickinson, Simone Weil, Teresa di Lisieux, Antonia Pozzi e Virginia Wolf.

L’impegno politico di Borgna

A metà degli anni Settata Eugenio Borgna è diventato prima consigliere comunale, poi sindaco, di Borgomanero. Il suo impegno politico è stato influenzato dalle vicende vissute da ragazzino. Quando aveva 13 anni, infatti, la sua casa fu occupata dai nazisti e Borgna riuscì, insieme alla madre e ai fratelli, a fuggire in Svizzera. Gli episodi passati e la passione per la letteratura hanno fatto sì che l’attività politica di Eugenio Borgna fosse caratterizzata da interventi complessi e intellettuali. In ogni caso, il suo primo interesse nella vita è sempre stata la psichiatria, ambito in cui ha raggiunto numerosi traguardi.

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