Fabrizio De André, avrebbe compiuto 85 anni oggi. Icona di diritti e inclusione

Avrebbe compiuto 85 anni oggi, Fabrizio De André. Le sue canzoni ci hanno fatto scoprire mondi diversi, dando voce a chi ha sempre vissuto ai margini della società.

Andrea Gioacchini
Andrea Gioacchini
Classe '99, romano, si occupa di comunicazione editoria e giornalismo dal 2020. “Cerco pace in questo vento e scovo un soffio di lucidità” è il suo motto.
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Oggi, 18 febbraio, Fabrizio De André avrebbe compiuto 85 anni. L’artista genovese, scomparso l’11 gennaio del 1999, resta ancora oggi una delle menti più influenti della nostra cultura.

Per ricordarlo, allo stadio Luigi Ferraris di Genova sono stati lanciati prima della partita un messaggio del figlio Cristiano e il brano “Creuza de ma”. Stessa canzone portata da Bresh e Cristiano De André a Sanremo nella serata delle cover. Durante la settimana del Festival Faber è stato omaggiato anche dal vincitore Olly, il quale, sempre nella serata del venerdì, ha cantato “Il Pescatore”, insieme a Goran Bregovich.

Sono diverse le iniziative per gli 85 anni di Fabrizio De André. Sabato alle ore 15 sarà festeggiato e omaggiato al museo “via del campo 29 rosso” a Genova. L’evento sarà accompagnato da musica, racconti e testimonianze.

Un evento fissato stamattina alle ore 11, invece, lo ricorda alla Camera. Presso la Sala della Regina di Montecitorio si è svolto il convegno “…Ma tu rimani – Buon compleanno, Faber”. Sono intervenuti Gino Castaldo, Paolo Fresu e Paola Turci. Oltre a sua moglie Dori Ghezzi.

Fabrizio De André, ancora così attuale tra diritti ed emarginazione

Definire Fabrizio De André solo un cantante sarebbe riduttivo, è stato molto di più. Una mente brillante, una penna invidiabile e simbolo di una città meravigliosa, dando voce a tutti coloro che almeno una volta nella vita si sono sentiti gli ultimi.

Un’artista che ha trattato raramente temi autobiografici, insistendo maggiormente su temi universali con problematiche ancora oggi molto attuali. Immigrazione, emarginazione, la crudeltà della guerra e l’incoerenza della politica, la morte e la vita.

Non basterebbe un libro per raccontare cos’è stato De André, un uomo che ha sempre messo al centro della sua visione del mondo gli emarginati, coloro che non riuscivano ad integrarsi nella società e quindi non avevano la possibilità di esprimersi, ha cercato di combattere contro il pregiudizio e la discriminazione sociale che tutt’oggi ancora dilagano.

I protagonisti delle sue canzoni sono spesso figure ai margini della società, anime erranti e dimenticate che, attraverso la sua musica e le sue parole, acquistano dignità e profondità. Le loro storie, cariche di umanità, continuano a vivere nei suoi capolavori, lasciando un segno indelebile nella cultura musicale italiana.

Un esempio è “Via del Campo”, brano ambientato in una delle strade più degradate della Genova dell’epoca, dove la protagonista, una prostituta, attende silenziosa l’arrivo dei clienti nel cuore della notte.

Il tema della prostituzione è un filo conduttore che ritorna spesso nelle sue opere, declinato con poesia e sensibilità, come accade in “Bocca di Rosa”, racconto musicale di una donna libera e desiderata.

Attraverso queste storie, non si limita a descrivere la realtà, ma offre uno sguardo profondo e compassionevole su mondi solitamente relegati ai margini.

Ha spaziato su diversi temi nel corso della sua carriera, affrontando anche l’ingiustizia e la corruzione: nel brano “Don Raffaè” viene infatti esplicitamente cantata una denuncia nei confronti della sottomissione dello Stato alla criminalità organizzata, ponendo anche l’accento sulle precarie condizioni di vita carceraria.

Non avendo mai paura di sottolineare le ipocrisie che governano il mondo, si è sempre distinto per la sua autenticità.

Fabrizio De André ha saputo raccontare la bellezza e la sofferenza dell’umanità, due emozioni strettamente legate tra loro.

Le sue canzoni risuonano ancora oggi, diventando simbolo di una lotta contro le apparenze, per un artista che ci ha insegnato ad essere sempre noi stessi.

Leggi anche: 25 anni senza Fabrizio De André: quali canzoni iconiche raccontano il mondo attuale?

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