Il Decreto Cultura è legge, cosa prevede il piano di sviluppo

Approvato in Senato il Decreto Cultura. Tutto quello che c'è da sapere e le novità proposte.

Andrea Gioacchini
Andrea Gioacchini
Classe '99, romano, si occupa di comunicazione editoria e giornalismo dal 2020. “Cerco pace in questo vento e scovo un soffio di lucidità” è il suo motto.
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Via libera definito al Decreto Cultura, con una votazione svolta nell’aula del Senato, che ha visto 80 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto, è diventato ufficialmente legge.

Il provvedimento si pone l’obiettivo di introdurre misure per la promozione della cultura del Paese.

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha commentato così questo importante traguardo:

Ci sarà una grandissima boccata di ossigeno per tutta la filiera dell’editoria.

E poi sono molto contento dell’iniziativa per favorire l’ampliamento dell’offerta culturale delle pagine dei giornali,

perché quello è un segnale di grande fiducia nei confronti della carta stampata.

Le opposizioni che hanno criticato sono state anche abbastanza incoraggianti.

C’è stata una grande apertura a un dialogo che è iniziato in Commissione e questo è un incoraggiamento per tutti a fare meglio.

Decreto Cultura, cosa prevede e tutte le novità

L’obiettivo del Decreto Cultura resta quello della promozione e lo sviluppo della cultura in Italia, il testo si articola in tredici articoli che delineano le diverse strategie da mettere in atto.

Fondamentale è il “Piano Olivetti per la Cultura”, che mira a riqualificare gli spazi culturali e le biblioteche promuovendo la lettura e il coinvolgimento culturale.

Le biblioteche vengono quindi riconosciute anche come spazi di aggregazione, educazione e socialità. Il “Piano Olivetti” mira a valorizzare le periferie e le aree più svantaggiate, rendendo la cultura una pratica accessibile a tutti.

Un altro elemento chiave è la promozione dell’alfabetizzazione digitale e della produzione audiovisiva, per sostenere la creatività dei giovani artisti e rendere il patrimonio culturale più accessibile e al passo con i tempi attraverso le nuove tecnologie.

Il Decreto, inoltre, prevede sostegni economici destinati a tutto il settore editoriale. Sono stati stanziati 4 milioni di euro per l’apertura di nuove librerie da parte di giovani imprenditori under 35.

L’attenzione è rivolta soprattutto a quei luoghi spesso privi di luoghi destinati alla cultura, come i piccoli comuni.

Riceveranno invece fondi specifici le biblioteche statali, grazie ai quali potranno acquistare libri e rendere la lettura accessibile a tutti. Altro fattore importante riguarda anche la promozione editoriale, il governo, infatti, ha intenzione di iniziare la distribuzione di libri in tutte le aree meno fornite.

Il Decreto Cultura, però, non si fermerebbe solo alla lettura di libri, Sono stati infatti stanziati 10 milioni di euro per il potenziamento dell’offerta culturale dei quotidiani. L’obiettivo è quello di contrastare il calo delle vendite dei giornali tradizionali.

Un ulteriore stanziamento del Decreto Cultura è riservato alla fotografia, con lo scopo di sostenere tutti gli artisti emergenti per valorizzare il linguaggio fotografico.

Leggi anche: Bonus cultura, al via le domande: chi può accedervi e come richiederlo?

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