Perché la villa dove Tomasi di Lampedusa scrisse Il Gattopardo è stata messa all’asta?

La villa in cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse alcune pagine de Il Gattopardo è stata messa all'asta: tutti i motivi.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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La dimora messinese in cui lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse molte pagine del suo capolavoro letterario, Il Gattopardo, è stata messa all’asta. Ma per quale motivo? Villa Piccolo a Capo D’Orlando dove successivamente Lucio, Casimiro e Agata Giovanna hanno abitato per lungo tempo, è ormai sede della Fondazione Piccolo di Calanovella, solita organizzare eventi di vario genere.

Come riporta “Eco di Sicilia”, però, quest’ultima ha accumulato dei debiti, pari a 550.000 euro per il mancato pagamento di un mutuo ed è sorto anche un contenzioso sui finanziamenti tra la Regione Sicilia e il Comune di Capo D’Orlando. Attualmente, la base d’asta è stata fissata al 5 novembre e inizierà a partire da 2 milioni di euro.

Come si compone la casa in cui Tomasi di Lampedusa scrisse Il Gattopardo?

L’annuncio, secondo cui partirà un’asta per la casa in cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa scrisse alcune pagine de Il Gattopardo, è stato pubblicato su Idealista. La villa si compone di un piano terra e un primo piano, ed è sita all’interno del complesso residenziale Baia di Calipso per una superficie di 138 mq ed, suddivisa in:

  • 6 locali
  • 2 bagni
  • 1 terrazza
  • 1 balcone
  • 1 giardino
  • 1 posto auto riservato

La dimora possiede anche il riscaldamento autonomo e l’aria condizionata.

Che cosa succede ora?

Non solo il debito della Fondazione Piccolo di Calanovella per un mutuo non pagato, ma attualmente, come riporta ancora “Eco di Sicilia”, è in corso una vertenza giudiziaria, in quanto il Comune di Capo d’Orlando non avrebbe rispettato i patti riportati in una convenzione stipulata anni fa.

Cosa succede ora? A proposito della messa all’asta di Villa Piccolo, il deputato regionale Antonio De Luca del M5S, ha chiesto che l’immobile venga acquisito dalla Regione.

Attualmente, sottoposto quest’ultimo a vincolo della legge attraverso cui sono tutelati i beni di interesse artistico e culturale, è stato adibito a casa museo. Non solo per il valore storico e memoriale ― ricordiamo ancora che proprio qui sono state pensate e scritte alcune pagine de Il Gattopardo ― legate a una delle opere più importanti del ‘900, ma nella dimora sono conservate le prime stampe delle poesie di Lucio Piccolo, le opere artistiche di Casimiro Piccolo e una piccola biblioteca.

Il piano d’azione di De Luca per evitare che Villa Piccolo finisca in mano ai privati

Come accennato poco sopra, Antonio De Luca si sta muovendo personalmente per evitare la vendita di Villa Piccolo. Ecco le sue parole come riporta “Eco di Sicilia”:

Una eventuale assegnazione a privati finirebbe inevitabilmente per svalutare il valore economico di questo immobile e svilire la sua funzione sociale e culturale, sebbene sia sottoposto a vincolo […]

Ho chiesto al presidente Schifani e all’assessore ai beni culturali e identità siciliana, Scarpinato, di porre in essere ogni sforzo necessario per scongiurare la vendita di villa Piccolo ai privati, anche mediante partecipazione all’asta immobiliare di novembre […]

L’importanza storica e identitaria di Villa Piccolo impongono che la regione siciliana tenti di acquisire il bene al proprio patrimonio, al fine di consentire una migliore valorizzazione e fruizione del bene da parte dei cittadini, possibilmente con la collaborazione della fondazione Piccolo di Calanovella.

Leggi anche: Pier Paolo Pasolini, donata la sua casa allo Stato: “Diventerà un centro per giovani talenti”

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