Nella serata di ieri, 14 ottobre, è stato presentato in anteprima, negli Studi di Cinecittà, il film di Francis Ford Coppola Megalopolis. Si è trattata di una preapertura d’eccezione della Festa del Cinema di Roma. Oggi 15 ottobre, invece, alle ore 18 il regista incontrerà le giurie di Alice nelle città, gli studenti delle scuole di cinema e il pubblico nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica.
In particolare, Coppola ripercorrerà, durante l’incontro con la giuria di Alice nelle città, le tappe salienti della sua carriera, che vanta titoli come la saga de Il Padrino o Apocalypse Now. Lo stesso giorno, il Sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, riceverà il regista in Campidoglio per dedicargli uno speciale tributo della città.
Megalopolis di Coppola è un elogio alla Roma Antica inserita in un contesto americano moderno. Nel trailer del film si richiamano, infatti, l’atmosfera imperiale e quella urbana: una corsa di bighe romane, di un cielo metropolitano e di proteste.
Megalopolis e la “Roma americana”
Megalopolis è un sci-fi scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola. Arriverà nelle sale italiane il prossimo 16 ottobre, distribuito da Eagle Pictures. Il film è interpretato da Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Jon Voight, Laurence Fishburne.
Il film ha come protagonista l’architetto Cesar Catilina, interpretato da Adam Driver, il quale ha il progetto utopistico di ricostruire la città di New Rome, devastata da una catastrofe. La città in questione è ispirata all’Antica Roma ma ha degli elementi che richiamano anche l’America di oggi, investita da guerra, politica e tecnologia. Il sindaco Franklin Cicerone, interpretato da Giancarlo Esposito, si oppone, però, al progetto, attraverso un intreccio di questioni di affari e di amore. Tra i due, infatti, si pone Julia Cicero, Nathalie Emmanuel, figlia del sindaco, innamorata di Cesar. Grazie al legame con il protagonista la donna scoprirà i sentimenti leali, indispensabili per l’umanità.
In America Megalopolis non ha ottenuto un enorme successo. Gli incassi della prima settimana di programmazione, infatti, hanno raggiunto solo i 4 milioni di dollari, arrivando nelle settimane successive agli 11 milioni di dollari. In risposta alle critiche ricevute nell’ambiente statunitense, Coppola ha affermato che, appena uscito, neanche Apocalypse Now ebbe grande successo. Come lo stesso regista sostiene, l’unico modo per potersi assicurare della fama di un film è aspettare che passi del tempo.
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Le dichiarazioni di Coppola
Nel descrivere il film, Coppola si presenta come ricco di speranza per il futuro, augurando il meglio alle generazioni che verranno. In particolare, in un’intervista a Sky TG 24 ha espresso ampia ammirazione per l’Italia:
Mi piace pensare all’Italia come ad un esempio perfetto per come va il mondo: qui ogni cosa che viene fatta è la migliore possibile.
Avete una tradizione incredibile dei migliori talenti nell’arte, nella musica e nelle scienze. Questa cosa non accadeva solo nel passato, anche adesso il migliore telescopio è fabbricato qui.
Vuoi un elicottero? Scoprirai che il migliore lo avete progettato proprio voi.
Siete i migliori anche nel campo della medicina e negli studi di fisica, insomma siete un paese di eccellenze e questo lo applico a tutto il mondo.
Mi spiego: anche in altri paesi ci sono personalità geniali e questo mi fa credere che possiamo superare ogni difficoltà e creare un futuro migliore per i nostri figli, per chi verrà dopo di noi.
Ho fatto “Megalopolis” pensando proprio a questo e cioè al fatto che non esiste un problema che non siamo in grado di risolvere.
Ospite a Domenica In da Mara Venier, il regista ha spiegato il suo punto di vista rispetto al film, cioè il voler raccontare una storia in modo diverso:
È un film che chiede anche al pubblico di vedere le cose in modo diverso per andare oltre i problemi che ci affliggono.
Come quando a un bambino fai provare la cicoria: inizialmente non l’apprezza, ma poi la mangia.
Volevo insomma raccontare da decenni questa storia che parla di un mondo pieno di gioia soprattutto per i bambini.
Ma mentre cercavo di portare avanti il progetto succedeva qualcosa di terribile come, ad esempio, la tragedia delle Torri Gemelle.
Ma nonostante questo non ho mai smesso di credere che ci possa essere un mondo pieno di gioia e di speranza per tutto.