Il Premio Nobel per la letteratura è stato assegnato a Han Kang, una scrittrice sud coreana. L’assegnazione è avvenuta il 10 ottobre. Secondo quanto dichiarato sui canali social ufficiali del Premio Nobel, il premio è stato assegnato all’autrice
Per la sua prosa poetica intensa che mette a confronto traumi storici e mette a nudo le fragilità della vita umana.
La scelta è ricaduta su Han Kang, ma in corsa c’erano anche Xue, Murakami, Houellebecq, Rushdie, Murnane, Wright, Oates e l’italiano Claudio Magris. Il premio in denaro corrisponde a 11 milioni di corone svedesi, che secondo la valuta europea sarebbe circa un milione di euro.
Nella nota che accompagna il prestigioso riconoscimento, compare la spiegazione dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze, l’istituzione che si occupa di selezionare e scegliere candidati e vincitori del Premio. Le parole del Comitato sono le seguenti:
Han Kang […] Ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, i vivi e i morti, e nel suo stile poetico e sperimentale è diventata un’innovatrice nella prosa contemporanea.
Il Premio
L’anno scorso aveva vinto il Premio è stato vinto da Jon Fosse, scrittore e drammaturgo norvegese. La sua produzione univa la realtà norvegese a tematiche esistenziali fondendo insieme il locale e il globale.
Il Premio Nobel per la letteratura è il quarto ad essere assegnato. Nei giorni precedenti, infatti, sono stati assegnati gli altri Premi. Quello per la Medicina è stato assegnato ad Ambros e Ruvkun. Hinton e Hopfield si sono aggiudicati quello per la Fisica, mentre il Premio Nobel per la Chimica è stato dato a Baker, Hassabis e Jumper. Mancano all’appello quello per la Pace e il Premio della Banca di Svezia per le Scienze Economiche che verranno assegnati rispettivamente l’11 e il 14 ottobre.
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Premio Nobel: chi è la vincitrice
Han Kang è nota soprattutto per il suo romanzo La vegetariana, romanzo in cui viene raccontata la storia di Yeong-hye, una donna che decide di voler vivere una vita simile a quella di una pianta, evitando di mangiare carne. La scelta, presa dopo una serie di notti insonni e in preda agli incubi, scatena una reazione violenta nei componenti della sua famiglia. Il marito si rifugia in un sadismo sessuale e il cognato, in quanto artista audiovisivo, decide di iniziare a filmare il corpo della donna, che diventa sempre più magra e priva di energie.
Se si considera il contesto il cui Han Kang sviluppa la sua prosa – la corea del Sud – si comprende il valore rivoluzionario dei suoi lavori. In Corea del Sud, infatti, la scelta di diventare vegetariani non è così diffusa così come la sensibilizzazione verso gli animali. Il romanzo, edito da Adeplhi per la traduzione italiana, ha vinto il Man Booker International Prize nel 2016.
Problemi di traduzione
In Italia, i romanzi di Han Kang sono stati spesso associati a polemiche e problematiche legate alla traduzione. Per il romanzo La vegetariana, la traduzione era stata curata da Debora Smith, la quale secondo Charse Yun ha cambiato la prosa di Han Kang per adattarla ad un pubblico anglofono, ma discostandosi dall’originale. Anche la seconda traduzione, realizzata da Milena Zemira Ciccimarra non è stata esente da polemiche. Situazioni del genere si realizzano frequentemente quando entrano in contatto due lingue e due culture così diverse.
Oltre a La vegetariana, le opere che hanno reso nota Han Kang sono L’ora di greco, Atti umani, e Convalescenza. L’autrice nasce nel 1970, ed è figlia d’arte, infatti anche suo padre era uno scrittore. Nei suoi lavori ha approfondito la fragilità dell’essere umano, utilizzando spesso immagini provocatorie, intense e disturbanti.
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