Il Gattopardo, uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e uscito per la prima volta nel 1958, arriva su Netflix il 5 marzo. La serie è prodotta da Indiana Production e Moonage Pictures ed è diretta da tre registi, Tom Shankland negli episodi 1, 2, 3, 6, Giuseppe Capotondi nel quarto e Laura Luchetti nel quinto. Ci ritroveremo nella Sicilia durante i moti del 1860 a seguire le vicende di Don Fabrizio Corbera.
Trama e cast
Il Principe di Salina conduce la sua vita tra agi e opulenza, ma tutta l’aristocrazia si sente minacciata dall’unificazione italiana e decide, quindi, di proteggere la sua famiglia e il suo casato
Don Fabrizio Corbera si trova di fronte a un bivio: stringere nuove alleanze e andare contro tutti i suoi prìncipi o rimanere fedele a se stesso? Il Principe arriva sul punto di combinare un matrimonio che salverebbe la sua famiglia, tra suo nipote Tancredi e la ricca Angelica, ma questa notizia spezzerebbe il cuore di sua figlia Concetta.
Il Principe di Salina è interpretato da Kim Rossi Stuart, Saul Nanni è suo nipote, mentre Benedetta Porcaroli sua figlia. Angelica ha il volto di Deva Cassel, Pirrone di Paolo Calabresi, Maria Stella di Astrid Meloni, Russo di Francesco di Leva e Sedara di Francesco Colella.
Una storia famigliare, tra dramma e progresso
Il Gattopardo, come ha sottolineato Tinny Andreatta, vicepresidente per i contenuti italiani di Netflix, e riporta “Vogue Italia”, si concentrerà su più linee narrative:
A prima vista è un dramma che racconta, come dice il principe di Salina, la condizione universale di chi appartiene ‘a una generazione disgraziata, a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due’.
Però, è anche la vicenda intima che lega il grande patriarca di questa famiglia e la sua amata figlia.
Una storia attuale pur essendo stata scritta quasi 70 anni fa.
Nell’anima di questo lavoro c’è un’umanità e un’universalità straordinarie, un’identità specifica e autentica che, proprio perché unica, può arrivare a tutti.
La serie sarà fedele al romanzo?
La serie Netflix, che ci farà immergere tra la spedizione dei Mille e il declino della dominazione borbonica in Sicilia, è molto fedele al romanzo, come ha rivelato Fabrizio Donvito, Partner & Founder di Indiana Production:
Partiamo dal libro, personaggi e temi trattati dallo scrittore possono essere esaltati in un racconto di lungo respiro.
C’è tanto di esplicito, ma anche di allusivo nel capolavoro di Tomasi di Lampedusa, che lo rende la più formidabile risorsa per una trasposizione.
La nostra speranza è di produrre qualcosa che sia intrinsecamente italiano con un richiamo internazionale.
Il nostro è, in un certo senso, un percorso di salvaguardia dell’opera letteraria.
Questa è una storia per tutti e vogliamo raggiungere un vero pubblico globale.
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