Chi era Riccardo Bonacina e perché era noto per il suo giornalismo sociale

Si è spento ieri, 11 dicembre, Riccardo Bonacina, fondatore del periodico "Vita" e padre del giornalismo sociale. Tanti i messaggi di cordoglio per una figura che ha dato voce al volontariato e ai più bisognosi.

spot_img

È morto ieri, 11 dicembre, all’età di 70 anni, Riccardo Bonacina, giornalista e conduttore tv ricordato principalmente per il suo impegno nel sociale. A tal proposito, nel 1994, Bonacina ha fondato Vita, il periodico incentrato su volontariato e terzo settore. A dare la notizia della sua scomparsa è stato proprio il portale del magazine, che ricorda Bonacina come “un grande giornalista, innovatore e visionario: pioniere di una vera propria scuola di giornalismo. E un grande maestro e amico per tanti di noi“.

Durante la sua carriera giornalistica, Bonacina ha lavorato per Studio Aperto e Il coraggio di vivere, testata giornalistica di Rai 2. Tanti, dunque, i messaggi di cordoglio provenienti sia dal mondo politico che da quello del volontariato, per la scomparsa di una figura importante nel mondo del giornalismo e del sociale.

Vita e carriera di Riccardo Bonacina

Riccardo Bonacina è nato a Lecco nel 1954. Dopo essersi laureato in Letteratura italiana presso l’Università Statale di Milano, è divenuto giornalista nel 1985. Nel 1990 ha lavorato per il primo telegiornale delle reti Fininvest, Studio Aperto, come caporedattore delle news, mentre l’anno seguente ha creato la testata giornalistica televisiva Il coraggio di vivere, trasmessa su Rai 2 e incentrata sul volontariato e le emergenze sociali.

La carriera di Bonacina lo ha visto ricoprire diversi ruoli, per esempio conduttore di trasmissioni radiofoniche, curatore di progetti editoriali o eventi, in ambito civile, sociale e politico. Si ricordano, per esempio, Radio Help, programma andato in onda su Radio Uno Rai, e Senza Fine di Lucro, su Radio 24. La svolta nella sua vita, però, è arrivata nel 1994, quando ha fondato il periodico Vita, lasciando un segno importante nel giornalismo sociale. Bonacina, infatti, è stato un punto di riferimento nel mondo dell’informazione attorno a temi sociali.

Leggi anche: Chi era Eugenio Borgna, che univa arte e letteratura alla psichiatria

La fondazione del periodico Vita

Come appena detto, nel 1994 Riccardo Bonacina ha fondato Vita, settimanale del Non profit italiano, che ha diretto fino al 2001. L’anno di uscita del giornale non è stato casuale, in quanto è coinciso con la costituzione del Forum del Terzo Settore, cioè la società editoriale del giornalista, impegnato proprio nella pubblicazione di Vita.

Per descrivere l’impegno, la dignità e la convinzione con cui Bonacina ha portato avanti il proprio modo di raccontare l’umanità, si può prendere come esempio una frase da lui spesso citata: “Si dice Non Profit perché l’attività sociale può avere un profitto, ma il lucro non è il suo scopo“. L’attuale direttore di Vita, che da settimanale è diventato un mensile, Stefano Arduini, ha ricordato così Bonacina:

Riccardo è stato un uomo appassionato, una passione che quelli che hanno lavorato con lui hanno toccato con mano quotidianamente, nella sua intensità e radicalità, nel modo di fare giornalismo e nel racconto sociale di cui, di fatto, è stato l’inventore nel nostro Paese.

Leggi anche: Chi era Antonio Skarmeta, autore de “Il Postino di Neruda”?

Il ricordo dei politici italiani

A ricordare Riccardo Bonacina sono stati numerosi politici italiani, come per esempio Matteo Renzi, che in Senato ha fatto il nome del giornalista, affermando:

Chiedo di dedicare nei prossimi giorni un pensiero particolare, un momento di ricordo a una persona che proprio durante i nostri lavori, è scomparso e che ha vissuto con grande attenzione la vita sociale professionale del terzo settore di questo Paese, perché qualche istante fa ci ha lasciato Riccardo Bonacina, che è stato il padre della legge del terzo settore.

È stato in riferimento di tanto di noi di colore politico diverso, ed è stata una persona speciale per questo Paese.

Volevo soltanto che il Senato potesse ricordarlo come merita un grande italiano.

Il Presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha invece sottolineato l’impegno di Bonacina attraverso il periodico Vita:

Vivere con semplicità e pensare con grandezza, scrisse William Wordsworth.

Queste parole mi fanno pensare a Riccardo Bonacina, grande giornalista ma, soprattutto, grande uomo e innovatore, di cui piango la scomparsa.

Fondatore di Vita, dal 1994 punto di riferimento per chi, come me, ha operato nel sociale; proprio quest’anno la testata ha festeggiato 30 anni di storia, nata dalla frustrazione di Bonacina verso un mondo, quello del giornalismo, troppo attento al clamore e alle bad news, piuttosto che alla narrazione degli ultimi.

Ho avuto a che fare con lui negli anni della Croce Rossa e ricordo, soprattutto, l’onestà intellettuale e quel senso di integrità che scaturisce dagli uomini forti, che fanno scelte forti.

Mancherà una voce come quella di Riccardo Bonacina, tuttavia il suo spirito permeerà sempre le pagine di Vita, a cui lui, con passione, ha dato letteralmente vita.

Condoglianze sentite alla famiglia e alla redazione del giornale.

Su Vita si è espressa anche la deputata del Partito Democratico, Lia Quartapelle, che in un post sui social ha scritto:

Il primo giornale che ha dato voce al volontariato, la comunicazione non ostile; le notizie buone; il lavoro con i giornalisti africani e russi dissidenti.

L’eredità di Riccardo Bonacina è grande ed è la misura di quanto mancherà.

Un pensiero alla sua famiglia e a tutta la redazione di Vita.

spot_img

Correlati

Riusciremo mai a vedere le opere incompiute nate dal genio di David Lynch?

Ma siamo davvero sicuri di conoscere, e aver svelato, tutti i segreti di Twin...

Tor Vergata premia le migliori tesi su tematiche di genere in onore di Giulia Cecchettin

Nel nome di Giulia. Nella giornata di mercoledì 15 gennaio presso l’Aula TL della...

Quando nasce una parola? Vera Gheno ci spiega come la realtà crea neologismi

La lingua che cambia secondo Vera Gheno. Quante volte nel corso del 2024 abbiamo...
spot_img