Drusilla Foer è stata la prima co-conduttrice “en travesti” del Festival. Con i suoi modi ha conquistato il pubblico e la critica tanto da far dimenticare le vallette delle prime due serate, compresa Ornella Muti.
Drusilla Foer, alter ego di Gianluca Gori, ha saputo imporsi subito sul palco per la sua personalità e spigliatezza, con indosso un abito molto elegante tale da mettere in risalto la sua fisicità.
La sua partecipazione nella sua complessità, sia fisicamente, come immagine, nel modo di porsi e nel toccante monologo è riuscita a portare un valore aggiunto che nelle prime due serate era mancato. Non a caso Michele Bravi, dopo la sua esibizione la sua canzone Inverno dei fiori, le rivolge un eloquente complimento: “Che bello che tu sia qui: con te vince la meritocrazia”.
Il monologo di Drusilla Foer a Sanremo
Peccato che Drusilla Foer ha recitato il suo monologo a tarda serata e non tutti hanno avuto la possibilità di ascoltarla. Ecco quali sono state le sue parole riguardo al concetto di unicità:
Non è facile entrare in contatto con la propria unicità. Come si fa a tenere insieme tutte le cose che ci compongono?
Si prendono per mano tutte le cose che ci abitano e si portano in alto, si sollevano insieme a noi nella purezza dell’aria, nella libertà del vento. In un grande abbraccio innamorato, urliamo ‘che bellezza: tutte queste cose sono io’. Sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità e a quel punto sarà più probabile aprirsi all’unicità dell’altro. Io sono una persona molto fortunata ad essere qui, ma vi chiedo un altro regalo.
Ha poi chiesto al pubblico un atto semplice ma rivoluzionario:
Date un senso alla mia presenza su questo palco, tentiamo l’atto più rivoluzionario: l’ascolto. Ascoltiamoci, confrontiamoci gentilmente, accogliamo il dubbio, anche per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo convenzioni. Liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità.
Drusilla Foer e l’equivoco con Iva Zanicchi
Gianluca Gori, alter ego di Drusilla Foer, in seguito alle polemiche che si sono scatenate sui social inerenti allo scambio di battute con Iva Zanicchi, ha così risposto:
Con Iva Zanicchi tutto un equivoco.
Penso che Drusilla sia contenta della serata di ieri sera, tendo a non parlarci. Cosa si sono dette con Iva Zanicchi? Si sono dette delle cose, ma ai microfoni non si sentiva… tutto un equivoco.
Io e lei? Siamo due unicità.
L’equivoco, confermato anche dalla Zanicchi, sarebbe nato in seguito ad un fraintendimento, come se la cantante avesse fatto un’allusione al sesso di Drusilla, la quale in tutta risposta le avrebbe dato della stupida. In realtà si sarebbe trattato di un semplice siparietto tra le due. Quando la Zanicchi allude al fatto che Drusilla abbia altre cose oltre all’altezza è lei stessa a dire che è anche colta, e poi la Foer ne dà solo una conferma.
Chi è Drusilla Foer
Drusilla Foer è un personaggio ideato da Gianluca Gori, fotografo e attore nato nel 1967 a Firenze. Dopo aver studiato all’Istituto d’Arte ha iniziato la sua carriera in rete, all’inizio degli anni 2000, per poi lavorare in tv, al cinema e a teatro.
Nei panni di Drusilla ha recitato in Magnifica Presenza, pellicola di Ferzan Ozpetek. Inoltre è stata giudice a Strafactor, speciale di X Factor, e ospite al Maurizio Costanzo Show e da Chiambretti, a La Repubblica delle donne.
Drusilla ha vita propria rispetto a Gianluca Gori e spesso le due personalità non vanno d’accordo l’una con l’altra. Nasce a Siena nel 1945 e dopo la sua nascita si trasferisce a Cuba, luogo dove trascorre gran parte della sua infanzia, rimanendovi fino ai vent’anni. Inizia poi a girare il mondo come modella, attrice, pittrice e fotografa. Oltre ad essere un personaggio irriverente si presta anche a importati cause sociali e in poco tempo è diventata una star, anche sul web.
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