Denis Kireev, membro della squadra negoziale ucraina durante il primo incontro con i russi a Gomel, è stato ucciso dagli 007 di Kiev, gli agenti del Służba Bezpeky Ukrayny (SBU). La notizia è trapelata questo pomeriggio dai media ucraini, non ricevendo al momento alcuna smentita. I sostenitori del presidente Zelensky continuano a negare che il fatto corrisponda a verità, mentre c’è chi accusa a gran voce “i nazisti” che uccidono chiunque non sia allineato.
Quel che è certo, è che la notizia della morte di Kireev ha fatto luce sul clima di scontro che aleggia all’interno dei vertici ucraini, nonostante l’immagine di unità nazionale che il governo di Kiev ha tentato di dare dal giorno in cui i russi hanno invaso il Paese.
Denis Kireev e gli interessi filorussi
La presenza di Denis Kireev all’interno della squadra negoziale ucraina ha dato da pensare a molti, dati i suoi interessi apertamente filorussi. Si tratta infatti di un banchiere di fama internazionale estremamente legato a Andriy Petrovych Klyuyev, noto miliardario ucraino impegnato in passato in incarichi di massimo livello nei governi vicini a Mosca, nonché uomo di fiducia dell’ex presidente filo-russo Victor Yanukovich.
Nello specifico, Klyuyev è noto per aver più volte tentato di destabilizzare l’Ucraina perseguendo interessi filo-russi, e per questo venne sanzionato dall’Ue e i suoi conti furono congelati.
Il mistero della morte di Kireev
Ad inchiodare Kireev sarebbero state alcune intercettazioni telefoniche, “prove evidenti” che avrebbero smascherato la sua attività di spia. L’uomo era sospettato di tradimento, accusato di aver fornito informazioni al nemico russo. Secondo i media di Kiev, in particolare a seguire un lancio della testata Ukrainska Pravda, Denis Kireev era un traditore sorvegliato da giorni dalle squadre di sicurezza Sbu che, nel cercare di arrestarlo, sono incappate nella sua reazione e lo hanno ucciso.
A insospettire sono soprattutto due particolari emersi sull’incontro in Bielorussia: anzitutto, il nome di Kireev non compariva nell’elenco della delegazione ufficiale del governo ucraino. Inoltre, mentre durante i colloqui i rappresentanti ufficiali ucraini erano in tenuta militare o in abiti civili, senza quindi rispettare un “dress code”, Denis Kireev era l’unico in giacca e cravatta.
Al momento, la morte di Kireev resta avvolta dal mistero, così come il senso della sua presenza al primo round di negoziati a Gomel. Né il fronte ucraino né quello russo hanno ancora dato spiegazioni. Ma i media russi hanno subito colto l’occasione per diffondere la notizia e, con essa, l’idea che si tratti di un gesto intimidatorio.
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