Guerra Russia-Ucraina. Nella notte Putin ha dato il via all’invasione dell’Ucraina entrando da Bielorussia e Crimea. Diverse le esplosioni in varie città dell’Ucraina, tra cui Kharvik, Mariupol, Leopoli, Kiev, e almeno 18 morti a Odessa.
Nelle prime ore dell’invasione russa dell’Ucraina sono stati uccisi oltre 40 soldati ucraini e 10 civili. A dirlo è stato un portavoce del presidente Volodymyr Zelensky, anche se il conteggio delle vittime è provvisorio perché le notizie in tal senso si susseguono. Sky News riferisce che 18 persone sono state uccise in un attacco missilistico a Odessa mentre 3 civili sono morti nel bombardamento russo di Donetsk.
L’operazione, e quindi la guerra Russia-Ucraina, continuerà finché sarà necessario, fa sapere il Cremlino. Putin questa notte ha annunciato l’attacco con l’intenzione di smilitarizzare e denazificare il Paese, minacciando pesanti conseguenze per chiunque si voglia opporre alla Russia. Intanto i cittadini sono in fuga dalla capitale e la Nato ha convocato una riunione d’emergenza.
Guerra Russia-Ucraina: secondo attacco a Odessa e posizione Nato
Guerra Russia-Ucraina. In seguito alla seconda ondata di attacchi missilistici in Ucraina, sarebbero morte almeno 18 persone a Odessa, fra cui 10 donne. Si tratta di uno dei porti più importanti sul Mar Nero, situato a ovest della Crimea confinante a pochi chilometri con la Moldavia, che circa un milione di abitanti.
Da parte della Nato c’è stata una ferma condanna nei confronti della Russia, con una richiesta urgente di arrestare il processo di violenza innescato. Inoltre è stata approvato un dispiegamento di forze via terra, acqua e aria sul fianco sinistro dell’Alleanza. Ecco cosa ha detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato:
La Russia ha attaccato l’Ucraina, è un atto brutale di guerra. Quello che aveva detto da mesi è successo. È un momento grave per noi, la guerra è in Europa. Nei prossimi giorni invieremo ulteriori forze sul fianco Est dove già sono state inviate migliaia di truppe.
Dopo l’invasione della Russia di un Paese non alleato abbiamo attivato oggi il piano di difesa della Nato, che dà maggior autorità ai comandanti in campo. Noi siamo pronti, ma la nostra è un Alleanza preventiva, non vogliamo un conflitto. La Russia ha chiuso le porte ad una soluzione diplomatica. I Paesi alleati della Nato non accetteranno mai riconoscimenti illegali.
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