Gli studenti di Wuhan, la città cinese dove ha avuto origine la pandemia di coronavirus, hanno ripreso le attività didattiche. Un milione e 400 mila studenti, dopo il consueto alzabandiera della Repubblica popolare, sono rientrati negli asili, nelle scuole primarie e secondarie. Dopo mesi di lockdown, e senza nuovi casi di trasmissione del virus da settimane ormai, la vita nella città sembra essere tornata perlopiù quella di un tempo. Organizzati e pronti a ricominciare, gli studenti di Wuhan hanno affrontato il primo giorno di scuola rispettando le misure anti-contagio stabilite dal governo centrale, e tra queste non c’è obbligo di indossare la mascherina.
Le regole da rispettare a scuola
A partire da oggi i 2.842 edifici scolastici di Wuhan hanno riaperto le porte agli studenti. La città-focolaio del coronavirus riparte, ma con regole rigorose e necessarie per la tutela della salute. Nelle settimane addietro il personale scolastico ha ricevuto adeguata formazione per la prevenzione delle epidemie e a ogni scuola è stato assegnato un ospedale di riferimento con una “linea d’emergenza” per eventuali interventi urgenti. Quotidianamente avverrà la disinfezione di tutte le aule, le mense, i dormitori e i servizi igienici, così come ogni classe avrà a disposizione mascherine e gel disinfettanti per le mani. A differenza dello scorso semestre, non ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina, anche se rimane l’invito a farlo. Resta, invece, la prescrizione di misurare la temperatura corporea regolarmente ed evitare il più possibile l’uso dei mezzi del trasporto pubblico.
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Primo giorno di scuola
Insieme a Wuhan, hanno riaperto le scuole anche di Israele e Giordania, di Russia e Siberia, di Repubblica Ceca e Polonia. In classe anche i bambini francesi, mentre l’Italia per ora è ripartita con il recupero degli apprendimenti.
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