Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato a Mosca per una visita di 3 giorni, la prima in quasi quattro anni e la prima di un leader mondiale da quando la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per il presidente russo. Nel pomeriggio è previsto un incontro tra i due leader.
Vladimir Putin, tramite le pagine del massimo giornale cinese, il Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese, ha proseguito nell’attaccare l’Occidente, ritenendolo responsabile della crisi in Ucraina, e ha confermato le relazioni tra Russia e Cina, che a suo dire rappresentano la pietra angolare della stabilità regionale e globale. Per il presidente russo la partnership tra i due Paesi continuerà a crescere e prosperare e la visita del presidente cinese non farà altro che agevolare la loro collaborazione, concepita come “un modello di cooperazione armoniosa tra grandi potenze”.
Anche Xi Jinping prosegue con la sua linea riguardo al conflitto in Ucraina. In un’intervista a Rossiyskaya Gazeta ha ribadito la visione di Pechino:
La soluzione si può trovare se tutti sono guidati dal concetto di sicurezza globale, congiunta e sostenibile, e continuano il dialogo e le consultazioni in modo paritario, prudente e pragmatico.
Xi Jinping: “Sono fiducioso che la mia visita sarà fruttuosa”
Una volta atterrato Xi Jinping ha così dichiarato, come riporta la Tass:
Sono fiducioso che la visita sarà fruttuosa e darà nuovo impulso allo sviluppo sano e stabile delle relazioni Cina-Russia di partenariato globale e cooperazione strategica in una nuova era.
Sarà varato un piano per lo sviluppo dell’interazione strategica e la cooperazione pratica con la Russia.
Il leader di Pechino ha poi aggiunto che Mosca e Pechino intendono lavorare insieme per promuovere il “multilateralismo” e la “governance globale in una direzione più giusta e razionale”. Da parte sua appare evidente l’intenzione del leader cinese di svolgere un ruolo da mediatore, come specificato da lui stesso in una precedente intervista, pur consapevole che le soluzioni non saranno facili: “La comunità internazionale ha riconosciuto che nessun Paese è superiore agli altri. Nessun modello di governo è universale e nessun singolo Paese dovrebbe dettare l’ordine internazionale. L’interesse comune di tutta l’umanità è in un mondo unito e pacifico, piuttosto che diviso e instabile”. Secondo Xi Jinping, Russia e Cina stanno combattendo “minacce comuni”, mentre il loro rapporto diventa “costantemente più forte” ed è al “livello più alto della loro storia”.
L’incontro atteso per domani tra Putin e Xi Jinping e le possibili soluzioni di compromesso
La giornata cruciale della missione si terrà domani, martedì 21 marzo, quando si terranno i negoziati in formato ristretto. Nella Sala Georgievsky del Gran Palazzo del Cremlino i membri delle rispettive delegazioni saranno presentati ai leader. Subito dopo Putin e Xi Jinping si sposteranno nella Sala dei negoziati.
Si attende di comprendere quale approccio adotterà il leader cinese con Putin. Essendosi la Cina, sulla questione ucraina, sempre schierata dalla parte della pace, ci si aspetta che Xi Jinping possa premere per una soluzione di compromesso avendo interesse a non tagliare i ponti con l’Europa, essenziale per risollevare l’economia del Paese asiatico nell’era post-Covid.
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