L’ultimo saluto a Berlusconi, 15mila in piazza per la fine di un’era: “Ma oggi è solo un uomo”

Quindici corone di rose bianche sul sagrato del Duomo e uno striscione "L'Italia è il Paese che amo” citazione simbolo della sua discesa in campo del 1994, l'inizio di tutto. Si chiude un cerchio, finisce un'era.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

I funerali di Berlusconi sono cominciati oggi alle 15, con l’ingresso tra gli applausi della salma del Cav in piazza Duomo, a Milano. In barba a ogni polemica, la città ha reso omaggio all’uomo che forse più di ogni altro l’ha plasmata, e lo ha fatto con un calorosissimo abbraccio.

L’abbraccio di chi – già da ieri e da qualunque parte d’Italia – si è precipitato fuori dalla villa dell’ex Premier ad Arcore per omaggiarlo con fiori, sciarpe, messaggi e lacrime, rivolte a un uomo che – per quanto divisivo, criticato, sopra le righe, costantemente imputato – ha avuto il merito di guadagnarsi l’amore e l’affetto sincero dei suoi elettori.

Quindici corone di rose bianche sul sagrato del Duomo e uno striscione “L’Italia è il Paese che amo” citazione simbolo della sua discesa in campo del 1994, l’inizio di tutto. Si chiude un cerchio, finisce un’era.

Funerali di Berlusconi, l’omelia dell’arcivescovo Delpini: “In quanto uomo ha voluto vivere e amare la vita”

A celebrare i funerali di Berlusconi, l’arcivescovo Mario Delpini. Il porporato ha pronunciato una commovente omelia che ha ricordato l’amore per la vita del Cav, che di vite ne ha avute tante: come uomo d’affari, politico, imprenditore, ma come tutti destinato all’incontro definitivo con Dio.

Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta. Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà.

E in quanto uomo ha voluto vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti.

Ma una vita fatta anche – e soprattutto – per “amare e desiderare di essere amato”. Per “amare e cercare l’amore, come una promessa di vita, come una storia complicata, come una fedeltà compromessa. Desiderare di essere amato e temere che l’amore possa essere solo una concessione, una accondiscendenza, una passione tempestosa e precaria”.

Poi, l’ultima parte dell’omelia, quella dedicata alla filosofia del “godersi la vita” che ha caratterizzato tutta l’esistenza del Cav. Quindi quell’ “essere contento e amare le feste. Godere il bello della vita. Essere contento senza troppi pensieri e senza troppe inquietudini. Essere contento degli amici di una vita. Essere contento delle imprese che danno soddisfazione. Essere contento e desiderare che siano contenti anche gli altri. Essere contento di sé e stupirsi che gli altri non siano contenti. Essere contento delle cose buone, dei momenti belli, degli applausi della gente, degli elogi dei sostenitori. Godere della compagnia”.

E quindi nel personaggio Silvio Berlusconi oggi si deve “cercare l’uomo. Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari”.

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Funerali di Berlusconi: tutti i presenti

Per i funerali di Berlusconi è accorsa in Piazza Duomo un’enorme folla, che è stata sistemata dietro alcune transenne. Presenti oltre 700 giornalisti accreditati da tutto il mondo e, nella cattedrale meneghina, oltre 2.300 persone, metà della capienza della basilica, di cui solo 1800 potranno sedersi sulle panche.

Omaggi floreali al Cav sono stati portati dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, da Belen Rodriguez, da Lapo Elkann, dal sindaco di Napoli Manfredi, dall’A.s. Roma, dalla Rai e dai residenti di Milano 2, la sua città ideale e prima grande intuizione imprenditoriale.

Accorsi in massa con striscioni e omaggi anche i sostenitori di Forza Italia, come a dimostrare che il partito non morirà col suo fondatore. E lo ha ribadito il senatore azzurro Gasparri: “Non ci sarà nessuno sciogliete le righe”.

In piazza, assieme ai sostenitori politici, anche gli ultrà del Milan, un binomio che è perfetto riassunto di quel fortunato mix che caratterizzò l’ascesa del Cav. I tifosi hanno intonato cori e, assieme ai cittadini, hanno assistito ai funerali di Berlusconi attraverso i due maxischermi posizionati all’esterno del Duomo. Presente anche tutta la squadra del Monza.

Mentre all’interno della Cattedrale, il lato destro della navata era occupato dalla famiglia dell’ex Premier: la compagna Marta Fascina, i cinque figli (Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi), il fratello Paolo. Subito dietro, l’ex moglie Veronica Lario, Paolo Beretta, Silvio Beretta e Federica Fumagalli (moglie del figlio Luigi).

Poco più dietro, sempre tra le prime file riservate alla famiglia, c’era Gianni Letta col figlio Giampaolo e Fedele Confalonieri. Presenti in duomo anche l’ex Premier Mario Draghi, Lele Mora e Maria De Filippi.

Sul lato sinistro della navata, le istituzioni: al primo posto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dal presidente iracheno, l’emiro del Qatar e i due capitani reggenti di San Marino. A seguire, i vertici di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, la Premier Giorgia Meloni, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, il governatore lombardo Attilio Fontana, il sindaco di Milano Sala e il prefetto Saccone.

I funerali di Berlusconi: 15mila le persone accorse in Piazza Duomo

Il silenzio di ordinanza ha chiuso attorno alle 16.10 i funerali di Berlusconi. Un grande applauso dei circa 2.300 presenti si è sollevato all’interno del Duomo. Fuori dalla cattedrale, ad assistere alla cerimonia dai maxischermi sono state contate oltre 15mila persone.

Non sono mancati gli imprevisti, con tre persone che, in mezzo alla calca, sono state colte da malore a causa del sole battente che oggi splende su Milano. La piazza, all’uscita del feretro dell’ex Premier, ha inneggiato un potente “Berlusconi uno di noi”.

Funerali di Berlusconi: la salma verrà cremata

Funerali di Berlusconi: al termine della cerimonia, la salma del Cavaliere verrà cremata nel Tempio Crematorio Valenziano Panta Rei di Valenza, in provincia di Alessandria. Le ceneri saranno poi trasferite a Villa San Martino. Ad anticipare la notizia era stato stamane Vittorio Sgarbi, che aveva sottolineato come Berlusconi avesse fatto la stessa scelta anche per i genitori e per la sorella Maria Antonietta.

Il sindaco di Arcore, Maurizio Bono, ha confermato che sarà possibile trasferire e conservare le ceneri dentro il Mausoleo fatto costruire da Berlusconi a Villa San Martino, realizzando così la sua volontà: riposare in pace circondato dai suoi affetti più cari.

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Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.