Giacomo Urtis denunciato da una paziente: “Volto deformato dopo una sua puntura”

Il noto chirurgo estetico è stato accusato da una sua cliente di averle iniettato una dose di acido ialuronico in una parte del viso in cui sarebbe sconsigliato utilizzare quel genere di trattamento.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Giacomo Urtis denunciato da una cliente. Il noto chirurgo estetico e volto della tv sta passando qualche guaio con la giustizia: è stato accusato da una donna, sua cliente, di averle iniettato una dose di acido ialuronico in una parte del viso in cui, secondo l’accusa, sarebbe sconsigliato utilizzare quel genere di trattamento.

Motivo per cui il pm della Procura di Roma Vincenzo Barba ha richiesto il processo per Urtis con l’accusa di lesioni personali in ambito sanitario. La prima udienza, riporta La Repubblica, è fissata al 5 aprile. I fatti, invece, risalgono al 2018.

Giacomo Urtis denunciato: “Granulomi da corpo estraneo”

Giacomo Urtis denunciato da una cliente. La donna si sarebbe rivolta al chirurgo per un intervento al viso, un trattamento al filler. Ma dopo l’iniezione del liquido da parte di Urtis, il viso della cliente sarebbe rimasto deformato per almeno tre settimane.

Adesso la donna sta bene, ma nonostante questo lo ha denunciato comunque perché, subito dopo l’operazione, aveva riportato granulomi da corpo estraneo. E, sempre secondo l’accusa, questi granulomi sarebbero dovuti proprio all’iniezione effettuata da Urtis.

Giacomo Urtis denunciato. Non è la prima volta che il chirurgo ha guai con la giustizia

Giacomo Urtis denunciato: non è la prima volta che il volto tv ha problemi con la giustizia. Il chirurgo, infatti, è anche noto per la sua particolare tecnica di ricrescita dei capelli, che prevede la centrifugazione del sangue da reiniettare nel corpo capelluto.

Motivo per cui Urtis era finito nel mirino del Nucleo Anti Sofisticazioni dei Carabinieri, secondo i quali il chirurgo non aveva le autorizzazioni necessarie per i prelievi e per il trattamento del sangue. Così la Procura di Milano lo aveva accusato di effettuare, in qualità di operatore, senza autorizzazione e a scopo di lucro i trattamenti sul sangue in una clinica privata di Milano. Proprio a seguito di questa vicenda, a ottobre 2021 è iniziato il processo, che è ancora in corso.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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