venerdì, 17 Gennaio 2025
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Gino Cecchettin dopo la prima udienza: “A novembre una serata per ricordare la mia Giulia”

Gino Cecchettin dopo la prima udienza del processo a Filippo Turetta: "Nessuna vendetta, mi aspetto un processo giusto. Non c'è giorno in cui non pensi alla mia Giulia".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

È iniziato ieri il processo a Filippo Turetta presso il Tribunale di Venezia. Gino Cecchettin, papà di Giulia, era presente ieri in aula davanti alla Corte d’Assise presieduta da Stefano Manduzio. Oggi, al “Corriere della Sera” fa delle rivelazioni sull’imputato, colpevole di aver strappato alla vita la dolce Giulia:

Io ho eliminato Filippo dalla mia vita.

Non ho nulla in contrario rispetto a un processo veloce.

Non ne farei una questione di tempi, anche se per me questo è uno stillicidio, perché qui si parla di Giulia in un modo che mi fa soffrire.

Gino Cecchettin, in merito all’assenza di Filippo Turetta in aula ― decisione maturata con i legali Caruso e Cornaviera ― dichiara: È a sua discrezione venire o meno in aula. Ma che ci sia o non ci sia per me non fa molta differenza”.

Il papà di Giulia si augura che il processo sia giusto e venga stabilita la condanna, avendo piena fede nella giustizia:Nessuna vendetta e nessun trattamento di favore. C’è una legge, ci sono dei giudici nei quali ho fiducia, e sono certo che sapranno valutare con correttezza. Mi rimetto a loro”.

Come previsto, quello a Turetta sarà un processo lampo: l’imputato verrà ascoltato in aula il prossimo 25 e 28 ottobre, mentre il 25 e 26 novembre vi saranno discussione e repliche. Per la sentenza si dovrà aspettare il 3 dicembre.

Le parole di Gino Cecchettin durante la prima udienza del processo

Gino Cecchettin, durante la sospensione dell’udienza, ha svelato il suo stato d’animo ai cronisti in merito al processo: “Oggi non sto sicuramente bene, ma non c’è giorno in cui io non pensi alla mia Giulia e a tutto quello che ho perso con lei“.

Anche ieri Gino Cecchettin ha rivelato di non temere il confronto con Turetta: “Non avrei nulla da dirgli. Per me è doveroso essere qui, si tratta di mia figlia. Non c’è giorno in cui non pensi a lei”. Inoltre, si aspetta un giusto processo: Mi aspetto una pena giusta. Quello che deciderà la giuria per me va bene, ho piena fiducia“.

Gino Cecchettin, inoltre, non sa se sarà presente a tutte le date previste nel calendario: “Per me esserci è stato un atto dovuto e di rispetto nei confronti della corte, poi deciderò di volta in volta”.

A quanto ammonta il risarcimento chiesto da Gino Cecchettin?

I giudici della Corte d’Assise di Venezia ammettono come parte civile solo i familiari di Giulia Cecchettin, ossia i fratelli Elena e Davide ― che ieri non sono stati presenti al processo ― lo zio Alessio, la nonna Carla e il papà Gino.

Proprio quest’ultimo, nell’atto della richiesta di costituzione di parte civile formalizzato dal legale Stefano Tigani, chiede come risarcimento danni la cifra di un milione di euro.

Cosa fa ora Gino Cecchettin in memoria di sua figlia Giulia?

Gino Cecchettin sottolinea al “Corriere della Sera” cosa stanno facendo i suoi figli e ha in mente di fare il prossimo novembre:

La sorella di Giulia, Elena, sta chiudendo il tirocinio all’Università di Vienna e vuole diventare biologa.

Il fratello è ancora al liceo.

Io proseguo con il mio lavoro e mi sto impegnando nel sociale con la Fondazione.

In novembre, in occasione dell’anniversario, vorrei fare una serata di presentazione.

Giulia ha lasciato il segno senza mai apparire.

Leggi anche: Giulia Cecchettin, inizia oggi il processo a Turetta: sarà presente in aula?

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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