Da settimane, ormai, la leader di FdI Giorgia Meloni chiedeva agli alleati di Centrodestra di fare in fretta per la formazione del nuovo Governo, in modo da poter intervenire al più presto su dossier urgenti come la crisi energetica, il caro prezzi e la guerra in Ucraina. E, oggi, dopo che in mattinata i leader di coalizione si erano presentati uniti al Colle, la presidente di FdI ha incontrato da sola al Quirinale alle 16.30 Sergio Mattarella, che le ha affidato l’incarico di formare il Governo.
Dopo un’ora abbondante di colloquio, Giorgia Meloni ha accettato senza riserve l’incarico conferitogli dal Presidente della Repubblica, al quale ha presentato la lista dei ministri già pronta saltando così le lungaggini delle consultazioni che i suoi predecessori hanno svolto quasi sempre prima di accettare. Il giuramento del nuovo governo si terrà domani mattina alle ore 10. “Il presidente della Repubblica ha conferito l’incarico a formare il governo a Meloni che ha accettato l’incarico e ha presentato l’elenco dei ministri”, ha detto il segretario Generale del Quirinale, Ugo Zampetti.
La lista dei ministri presentata subito da Giorgia Meloni
Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Alfredo Mantovano
Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
Pubblica Amministrazione: Gilberto Pichetto Fratin
Affari regionali e le Autonomie: Roberto Calderoli
Sud e Politiche del Mare: Nello Musumeci
Natalità, Famiglia e Pari Opportunità: Eugenia Roccella
Disabilità: Erika Locatelli
Affari Esteri e Cooperazione Internazionale: Antonio Tajani (vicepremier)
Interno: Matteo Piantedosi
Giustizia: Carlo Nordio
Difesa: Guido Crosetto
Economia e Finanze: Giancarlo Giorgetti
Sviluppo Economico: Adolfo Urso
Agricoltura e Sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida
Ambiente e Sicurezza energetica: Paolo Zangrillo
Infrastrutture: Matteo Salvini (vicepremier)
Lavoro e Politiche Sociali: Marina Calderone
Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
Università e ricerca: Annamaria Bernini
Cultura: Gennaro Sangiuliano
Salute: Orazio Schillaci
Turismo: Daniela Santanché
Sport e giovani: Andrea Abodi
Affari Europei e attuazione del Pnrr: Raffaele Fitto
Meloni accetta l’incarico da Mattarella: le parole dopo le consultazioni lampo in mattinata
Nonostante i non pochi “intoppi” dei giorni scorsi (vedi gli “ambigui” audio di Berlusconi su Putin), la coalizione di Centrodestra si è presentata unita alle consultazioni rapide con Mattarella tenutesi stamattina e durate appena sette minuti. Al Colle c’erano tutti: Meloni, Salvini, Berlusconi e Lupi. Al termine del breve colloquio, Giorgia Meloni aveva fatto sapere:
Abbiamo convenuto con il presidente Mattarella nel dare a questo Paese un governo nel minore tempo possibile perché siamo di fronte a moltissime urgenze. La delegazione unita di centrodestra, che non a caso si è presentata tutta insieme al Colle, ha dato al presidente della Repubblica l’indicazione unanime di proporre la sottoscritta come persona incaricata di formare il nuovo governo. Ora attendiamo ovviamente le determinazione del capo dello Stato, ma come abbiamo già detto, noi siamo pronti.
Poi, come prevede la prassi, Mattarella si era preso qualche ora “di riflessione” e aveva convocato la leader di FdI al Colle nel pomeriggio.
Giorgia Meloni accetta l’incarico di Governo, cosa succederà ora: le fasi
La premier in pectore, quindi, ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo Governo già nella serata di oggi. L’incarico è stato accettato senza riserva da Meloni, che si è presentata al Colle con la lista dei ministri.
Adesso Meloni dovrà procedere col giuramento, che dovrebbe arrivare al massimo lunedì. Con il giuramento dell’ultimo ministro, il Governo entra di fatto nella pienezza dei poteri. A questo punto tocca al “passaggio della Campanella” a Palazzo Chigi e viene convocato il primo Consiglio dei Ministri.
Poi, è il turno della prova in Aula, dove il nuovo esecutivo dovrà chiedere la fiducia a Camera e Senato, presumibilmente martedì o mercoledì. Prima Meloni andrà a Montecitorio, solo dopo a Palazzo Madama per la consegna del testo delle dichiarazioni programmatiche svolte alla Camera. Se tutto dovesse filare liscio, il nuovo Governo, a quel punto, sarà pronto a partire e a raccogliere il testimone di Mario Draghi.
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