Le piante sono fondamentali per purificare l’aria che respiriamo nei luoghi chiusi, contrastare l’inquinamento domestico e proteggerci da sostanze nocive presenti nella nostra casa o nell’ufficio in cui lavoriamo.
Ciascuna pianta ha caratteristiche particolari e svolge la sua funzione difensiva. Vediamo quali sono e come possono effettivamente aiutarci.
Quanto sono importanti le piante nei luoghi chiusi?
Senza rendercene conto, negli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, inaliamo una serie di sostanze non buone, come il monossido di carbonio, che vengono emesse da macchinari elettronici, plastiche, vernici, prodotti per la pulizia, piani di cottura a gas o più comunemente dal fumo delle sigarette.
La funzione delle piante è proprio quella di neutralizzare gli effetti negativi delle tossine presenti nell’aria e di migliorarne la qualità, generando benessere e preservando la nostra salute.
Come riporta alla rivista “OK Salute e Benessere” Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima) e professore di Prevenzione ambientale all’università degli Studi di Milano:
L’Organizzazione mondiale della sanità stima che la cattiva qualità dell’aria indoor sia responsabile ogni anno e a livello globale di circa 3,8 milioni di morti premature per patologie respiratorie, cardiocircolatorie e neurologiche.
Proprio qui entra in gioco l’importanza delle piante, poiché come continua sempre il Dottor Miani:
Possiamo contare su alcuni vegetali perenni capaci di rimuovere fino al 70-80% degli inquinanti assorbendoli attraverso gli stomi, le micro aperture presenti su foglie e fusti, per poi smaltirli tramite i batteri che vivono nelle radici.
Scegliere di mettere nelle stanze di casa o dell’ufficio piante da interno contribuisce a proteggere il nostro organismo e a salvaguardarci da problemi respiratori e altre patologie.
7 piante da mettere in casa per un’aria più pulita
Adesso scopriamo 7 piante utili a rendere l’aria più pulita e a contrastare l’inquinamento domestico e le sostante tossiche presenti negli ambienti chiusi che frequentiamo.
1. Edera Inglese, perfetta nella nostra cucina

L’edera inglese è indicata per bloccare il biossido di azoto sprigionato dai fornelli, fortemente dannoso per le vie respiratorie. Come scritto su “OK Salute e Benessere”, il “Clean Air Study” della Nasa, ha dimostrato che l’edera è la pianta migliore in assoluto per purificare l’aria di spazi chiusi e poco ventilati, come le stazioni spaziali.
È consigliabile avere un paio di esemplari su un piano alto in cucina, per contrastare i gas.
2. Aloe, nostra alleata contro lo stress e le radiazioni

L’aloe è di fondamentale importanza per proteggerci dall’elettrosmog presente in larga misura negli uffici e derivante da pc, smartphone, tablet e dispositivi wi-fi.
Come racconta Rita Trombin, psicologa ambientale esperta di Biophilic Design e presidente dell’Accademia italiana di biofilia (Aib), essa, “agisce anche sul benessere psicologico in quanto soddisfa il bisogno umano di connessione con la natura e, dunque, la biofilia: non a caso, osservare un aloe in vaso e accarezzare le foglie carnose riduce lo stress e favorisce la concentrazione”.
L’ideale sarebbe posizionarla sulla nostra scrivania.
3. Sansevieria, la pianta che ama la notte

La Sansevieria, conosciuta anche come “pianta del serpente” o “lingua di suocera”, è adatta per catturare centinaia di inquinanti volatili tra cui:
- biossido di azoto
- monossido di carbonio
- tricloroetilene
- cloroformio
- xilene
Il luogo più adatto dove mettere questo vegetale è la camera da letto, poiché, come mostrato da uno studio condotto dal dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Parma, essa è in grado di assorbire la CO2 e di rilasciare piccole dosi di ossigeno durante la notte.
4. Ficus Elastica, dalla lontana Asia fino a noi

Il Ficus Elastica è una pianta di origini asiatiche capace di intrappolare nei propri tessuti gli agenti chimici emessi dalle colle usate nel montaggio degli arredi, nella posa di pavimenti e dai detersivi.
Riesce ad assorbire la formaldeide presente nei tappeti e nei rivestimenti imbottiti dei mobili, spesso causa di sfoghi cutanei e di problematiche respiratorie.
Solitamente, il Ficus Elastica viene collocato nel soggiorno o nella zona letto.
5. Falangio, infallibile contro il fumo

Il Falangio, chiamato “pianta ragno” o “nastrino” date le sue foglie molto lunghe, è in grado di contrastare le sostante tossiche provenienti dai fumi delle sigarette e dai processi di combustione degli scarichi delle auto, delle stufe, delle caldaie e delle cucine a gas.
Come afferma sempre Alessandro Miani alla rivista già citata: “per migliorare la qualità dell’aria indoor sarebbe consigliato disporre un esemplare di di falangio ogni dieci metri quadrati”.
6. Spatifillo, niente più umidità in casa

Lo spatifillo è una pianta con delle bellissime foglie bianche utile a proteggerci da sostanze presenti nelle vernici, colle, lacche, carte da parati e stampanti, come il toluene, il benzene, l’ammoniaca e il tricloroetilene. Inoltre, esso equilibra l’umidità dell’aria e aiuta chi soffre di asma e allergie.
È consigliabile sistemarla in un luogo caldo e poco illuminato affinché riesca a svolgere le proprie funzioni protettive.
7. Aglaonema, la “pianta del buio”

La Aglaonema, è un vegetale che ama l’ombra, infatti, è nota anche come “pianta del buio”. Trova spazio soprattutto negli uffici, perché le sue grandi foglie assorbono varie tipologie di Vocs (composti volatili organici) provenienti in grandi quantità da riscaldamenti, climatizzatori e stampanti.
Anch’essa, come l’edera inglese, viene considerata dalla NASA come una delle migliori piante da interno che purificano l’aria e proteggono l’essere umano dall’inquinamento domestico.
Leggi anche: Verde stabilizzato, arreda la tua casa con un tocco green di design