Mentre per mari e oceani si teme l’innalzamento delle acque, nel caso del Mar Caspio la preoccupazione è nell’altra direzione. Conteso da Kazakistan, Russia, Azerbaigian, Iran e Turkmenistan, il gigantesco bacino, chiamato ‘mare chiuso’ ma di fatto un grande lago, si sta prosciugando.
Il rischio è che continuando a diminuire con gli attuali ritmi, del Mar Caspio potrebbe presto rimanere niente più che una grande pozza. Le cause, ancora una volta, attività antropiche e cambiamento climatico.
L’inarrestabile prosciugarsi del Mar Caspio
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Mentre soltanto dal 2018 al 2019 il Mar Caspio ha perso ben 13 cm, il record degli ultimi trent’anni, le previsioni della scienza sono drammatiche. Ricercatori olandesi e tedeschi dell’Università di Utrecht informano, attraverso uno studio pubblicato su Nature Communications Earth & Environment, che le acque potrebbero rapidamente diminuire fino a perdere da 9 a 18 metri.
In gioco non c’è soltanto l’equilibrio di questo prezioso ecosistema, ma anche la vita di tutte quelle persone e specie che vivono lungo le sue coste.
L’allarme degli scienziati sul Mar Caspio: “Si prevede una diminuzione di nove metri, nel migliore dei casi”
Il geologo olandese Frank Wesselingh spiega:
Se il Mare del Nord scendesse di due o tre metri, l’accesso a porti come Rotterdam, Amburgo e Londra sarebbe impossibile. I pescherecci e i giganti dei container allo stesso modo avrebbero diverse difficoltà e tutti i paesi del Mare del Nord avrebbero un enorme problema.
Per il Mar Caspio stiamo parlando di una diminuzione di non meno di nove metri, nel migliore dei casi.
Situato a circa 28 metri sotto il livello del mare, le acque del Mare Caspio continuano a diminuire a una rapidità spaventosa e preoccupante: 9 metri di diminuzione sono il dato più ottimistico.
Il caso del Mar Caspio: “Il calo delle acque dei laghi è devastante tanto quanto l’innalzamento del livello del mare”
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Questo aspetto del cambiamento climatico, ovvero il calo delle acque dei laghi, potrebbe essere altrettanto devastante quanto quello dell’innalzamento del livello del mare.
È necessaria un’azione immediata e coordinata per recuperare così il tempo prezioso perso.
La contrazione del Mar Caspio è un manifesto del problema della crisi climatica e potrebbe contribuire a stimolare nuove azioni per lottare contro questa crisi.
Commentano gli scienziati. Solo la presa di coscienza del problema e la seria preoccupazione per il futuro possono salvare l’ecosistema del grande bacino, destinato a scomparire proprio come il lago d’Aral.
Il Mar Caspio contro il cambiamento climatico: gli scienziati chiedono l’intervento dell’ONU
Mentre l’aumento dell’evaporazione e la perdita di ghiaccio marino sottraggono acque al ‘mare chiuso’, uccelli migratori, beluga e mammiferi di varie specie perdono il loro habitat.
Parte così dagli scienziati l’appello all’ONU di creare una task force internazionale capace di agire e farlo immediatamente, al fine di mitigare gli effetti del surriscaldamento globale sul Mar Caspio, ma non solo.
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