“Legambiente” insieme ad altre associazioni ha organizzato una giornata di manifestazione il prossimo 16 novembre, il Climate Pride, per sensibilizzare sull’importanza del cambiamento climatico. Saranno oltre 50 associazioni a favore della tutela dell’ambiente a partecipare.
Il cambiamento climatico sta diventando una sfida sempre più imminente. Lo dimostrano anche le sempre più frequenti manifestazioni e iniziative che vengono organizzate a sostegno della riduzione del cambiamento climatico e dell’inquinamento. L’attività umana rischia di cambiare in maniera irreversibile il clima, causando danni permanenti al pianeta e rischiando l’estinzione stessa dell’essere umano.
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Climate Pride: di cosa si tratta
Come scritto anche da Legambiente sul loro sito, il Climate Pride sarà una manifestazione dal carattere gioioso e ribelle. La manifestazione avrà luogo sabato prossimo a Roma alle 15.00. Il luogo d’incontro, dove inizierà la parata sarà Piazza Vittorio.
La manifestazione prenderà l’aspetto di una vera e propria street parade. I partecipanti all’evento sono invitati a realizzare una maschera personalizzata che rappresenti un simbolo della lotta al cambiamento climatico. Ci si può mascherare da piante o animali, oppure in maniera più originale da pale eoliche, pannelli solari o batteri.
Il Climate Pride unisce attivismo e spettacolo, mettendo in atto una tipologia di manifestazione alternativa, sicuramente polemica con il sistema, ma allo stesso tempo volta ad una sensibilizzazione in chiave artistica. Tale creatività è messa in luce anche dalla campagna di promozione della manifestazione, che è avvenuta prevalentemente sui canali social. Sulle pagine Instagram e online si possono scaricare i pdf e i modelli delle maschere da poter stampare e indossare il giorno della manifestazione.
Un’alleanza tra uomo e natura
L’obiettivo di questa manifestazione, oltre alla lotta al cambiamento climatico, è anche quella di rappresentare il rapporto tra essere umano e natura. Tutte le specie viventi sono interconnesse. La tutela della Natura è fondamentale per la sopravvivenza dell’essere umano e la manifestazione punta a sensibilizzare su questo punto.
Scrive “Legambiente”:
Il Climate Pride non sarà solo una protesta, ma una celebrazione della resilienza della natura e delle comunità impegnate per un futuro sostenibile.
Manifestare in modo creativo
Il Climate Pride si inserisce in un contesto di mobilitazione internazionale, con l’obiettivo di fare pressione sulla COP29 che sta avendo luogo in Azerbaigian in questi giorni. Si vuole fare pressione sugli enti internazionali affinché adottino delle misure effettive e immediate contro il cambiamento climatico. La manifestazione è anche una protesta contro le tesi negazioniste di alcuni politici, tra cui il neopresidente eletto degli Stati Uniti d’America, Donalt Trump.
L’intendo della parata è riportato e descritto da “Legambiente” in questo modo:
La mobilitazione, organizzata come una grande street parade, metterà in discussione un sistema che, alimentato dall’uso dei combustibili fossili, genera conflitti e ingiustizie sociali: un modello che si basa su una visione antropocentrica che considera il pianeta e la sua biodiversità come risorse infinite, esponendo l’umanità a sfruttamento ed ecoansia.
L’evento intende ribaltare questa narrazione, proponendo simbolicamente un’alleanza tra la specie umana e tutte le forme di vita che abitano la Terra – animali, piante, batteri e ogni creatura, reale o immaginaria.
Attraverso questa metafora, si vuole promuovere la giustizia climatica e un nuovo equilibrio tra l’essere umano e l’ambiente.
L’importanza politica e simbolica del Climate Pride si può intuire anche dal punto di arrivo scelto dagli organizzatori per terminare la parata. Infatti, il luogo scelto come ultima tappa è l’ex SNIA, edificio ora minacciato da un progetto di cementificazione da 280.000 mc che rischia di distruggere un simbolo delle lotte ambientaliste.
Roma Capitale, insieme ad altri investitori privati, vorrebbero costruire uno studentato, mentre le associazioni ambientaliste si battono per tutelare il Lago Bullicante. Per tutelare l’area e l’ecosistema del parco si è proposta la creazione di un parco.
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