Per i coltivatori di limoni di Amalfi la pandemia si è trasformata in una vera occasione. A differenza di quasi tutti i settori agricoli, la domanda e il prezzo dell’agrume, in questo difficile periodo, sono aumentati. Proprio a causa del virus, sul mercato è venuta meno la competizione di paesi come Argentina e Spagna.
La produzione di limoni in Amalfi non si arresta
E ora le aziende amalfitane sono rimaste le uniche a fornire alla grande distribuzione limoni italiani con buccia edibile. Racconta Carlo De Riso, presidente Op Costieragrumi di Minori, in un’intervista a Business Insider Italia:
Soddisfare le esigenze della grande distribuzione è stato più difficile per via della fuga di manodopera. Le aziende hanno fatto molti corsi di formazione per invogliare gente a venire a lavorare perché, soprattutto all’inizio, la paura nelle persone era tanta. Nonostante tutto abbiamo ripreso.
“Un prodotto miracoloso”
L’Italia è il secondo produttore al mondo di limoni, con 25mila ettari coltivati e una produzione di 4 milioni di quintali nel 2019. E in tempi di Covid è grande boom per le aziende amalfitane. Il limone viene usato comunemente in cucina, ma è anche un ottimo disinfettante ed è molto richiesto per le sue proprietà terapeutiche. Continua Carlo De Riso:
Possiamo parlare di un prodotto miracoloso, sia per le sue proprietà salutari, sia perché ha salvato la nostra economia. Grazie ai nostri limoni siamo riusciti a riprendere il lavoro e a non vivere la situazione che molti altri stanno vivendo in agricoltura.
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