Tra le gemme preziose la giada, pietra dal caratteristico colore azzurro-verdastro, è forse quella avvolta da più simbologie, leggende e aloni di mistero, nonostante non si tratti di una pietra particolarmente pregiata o costosa.
Emblema per eccellenza della dinastia imperiale cinese, richiamo immediato al buddismo e alla spiritualità, la giada è ricca di virtù per l’anima e per il corpo nel mondo della cristalloterapia.
Che cos’è la giada
La giada pietra appartiene alla famiglia dei silicati, anche se con lo stesso nome si indicano solitamente due minerali: la nefrite, più comune, e la giadeite, più rara e preziosa.
I giacimenti più cospicui di questa misteriosa pietra si trovano in Russia, in Canada, dove una città prende il nome di Jade, in Russia, in Turkestan e in Nuova Zelanda.
Tutti i colori della giada
Il colore verde azzurro più comune della giada è conferito ai minerali da tracce di cromo contenute nella pietra, ma ne esistono anche varianti rosa e bianche. Il colore può variare anche verso il grigio-verdastro o sui toni del celeste. La trasparenza della gemma dipende dal minerale, nefrite o giadite, da cui è composta.
Giada, il significato del nome
Curioso analizzare i due nomi, che preannunciano sin da subito le proprietà benefiche che da sempre sono attribuite alla giada: sia nefrite, da nephron, che giadeite, dallo spagnolo “pietra del fianco”, rimandano ai reni, gli organi a cui erano destinati proprio gli amuleti di giada, per scongiurarne le problematiche.
Pietra di giada, la storia della sua fortuna
La giada arrivò in Europa alla fine del Quattrocento, quando i portoghesi stabilirono una colonia a Canton, in Cina. Furono proprio i portoghesi a darle il nome con cui è conosciuta, poiché alla piedra de ijada, pietra del fianco, vennero subito associate miracolose proprietà di guarigione sui dolori renali.
La giada pietra esteticamente attraente e piacevole al tatto era lavorata in Cina fin dagli albori della civiltà: amuleti e piccoli oggetti risalenti al 5000 a.C. sono stati ritrovati in numerosi siti archeologici cinesi.
Sin dall’epoca preistoria, la pietra era considerata sacra, al pari dell’avorio: solo i benestanti e le persone di prestigio potevano vantare nel loro corredo funebre oggetti di giada, che sarebbero risultati utili per proteggere il corpo dalla putrefazione. Per evitare la marcescenza, infatti, gioielli e amuleti in oro e giada venivano posizionati negli orifizi del defunto, in segno di augurio per l’eternità e per la resurrezione.
Gli usi della giada in cristalloterapia
La giada trova svariati utilizzi in cristalloterapia, l’insieme di cure a base di rocce e minerali naturali, ed è specialmente indicata per i problemi alle vie urinarie e all’apparato nefrologico.
Secondo questa disciplina, infatti, le sue vibrazioni aiuterebbero a distruggere i calcoli biliari e a lenire i sintomi della cistite. Al contempo, sarebbe anche un prodigioso elemento per purificare l’organismo, stimolando la diuresi e l’eliminazione delle scorie.
Se posta sulla fronte o a contatto con la testa, la giada riduce le emicranie fino a far scomparire il fastidioso mal di testa o abbassando la febbre.
La pietra viene utilizzata anche per i problemi di pelle, come arrossamenti, pruriti, abrasioni e ferite: a contatto con l’epidermide, infatti, la giada stimola la circolazione sanguigna e l’assorbimento degli edemi, favorendo la cicatrizzazione delle ferite e migliorando l’elasticità della pelle.
Questa virtù viene impiegata anche per la costruzione di strumenti curativi, tipici delle discipline orientali: massaggiatori, plantari, rulli per la pelle dalla funzione lenitiva e rilassante.
Per ricapitolare, ecco a cosa serve la giada pietra:
- Fortifica i reni e il sistema immunitario
- Riduce l’instabilità emotiva
- Calma i nervi
- Aiuta a trovare la pace interiore
- Attenua le emicranie
- Armonizza le relazioni
- Aiuta a cicatrizzare velocemente
Come sfruttare al meglio le virtù della giada
Come abbiamo appena visto, le virtù della giada sono tra le più variegate. Per far in modo che i suoi benefici siano massimi, si consiglia di tenere la pietra il più possibile a contatto con la pelle.
Rigirata tra le mani o incastonata in un gioiello da indossare, questa pietra spirituale aiuta a essere se stessi e a indagare sul proprio io, per ritrovare la pace interiore e l’equilibrio dello spirito.
Pietra giada, significato nelle pratiche orientali e occidentali
In Cina, la giada simboleggiava il potere assoluto e l’ascesi massima: basti pensare che il tempio buddhista più importante a Shangai porta proprio il nome della pietra. Alla pietra sono associati i valori della nobiltà, della costanza, della perfezione, della fortuna e dell’immortalità
In occidente la giada si sfrutta soprattutto per la sua funzione ornamentale in oreficeria e nel settore del design. Amuleti e portafortuna realizzati in pietra si regalano solitamente per festeggiare il 26esimo anniversario di matrimonio.
Nelle discipline orientali la giada è associata al chakra del cuore e per questo motivo andrebbe tenuta all’altezza del petto. Da qui infatti può emanare ai chakra inferiori e superiori l’armonia, il rispetto, la centralità e la pacatezza per potersi relazionare con gli altri in modo sincero e proficuo.
I poteri della giada possono essere amplificati associandole anche altre pietre preziose, in particolare l’acqua marina, l’agata e la tormalina.
Le 11 virtù della giada secondo Confucio
Secondo Confucio, la Giada era dotata di ben 11 virtù: la benevolenza, la giustizia, l’integrità, la verità, la credibilità, la musica, la fedeltà, il cielo, la terra, la moralità e l’intelligenza. Ogni saggio avrebbe potuto ravvisare queste qualità nelle sue caratteristiche fisiche In particolare:
- la lucentezza e la brillantezza della giada rappresentano la purezza
- la sua solidità e compattezza rappresentano la fermezza del pensiero
- i suoi spigoli non affilati ma evidenti rappresentano la giustizia
- il suono della pietra rappresenta la musica
- il suo colore simboleggia la lealtà
- le venature al suo interno, visibili se messa controluce, corrispondono alla sincerità
- il suo chiarore iridescente rappresenta il cielo, il paradiso
- la sua natura di pietra nata dalla montagna e forgiata dall’acqua rimanda alla terra
Come ottenere il massimo dei benefici dalla giada
Secondo la cristallo terapia affinché una pietra possa continuamente donare le sue vibrazioni benefiche al corpo e allo spirito andrebbero, di tanto in tanto, ricaricate tramite un rituale di purificazione.
Questo perché via via che la gemma sta a contatto con l’organismo, ne assorbe le energie negative che si accumulano al suo interno. Per mondare la pietra è quindi necessario immergerla in acqua pura, meglio se di fonte, per qualche ora oppure esporla in una notte di luna ai suoi raggi.