La Guida Touring 2025 premia i ristoranti con prodotti a km0

Cucina autentica e rispetto per l'ambiente, tutto da gustare: queste le caratteristiche dei ristoranti premiati dalla Guida Touring 2025.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Nel panorama enogastronomico italiano, la sostenibilità sta assumendo un ruolo sempre più centrale: la “Guida Ristoranti d’Italia 2025” del Touring Club Italiano riflette questa tendenza, ponendo l’accento sulle realtà che valorizzano i prodotti a chilometro zero e adottano pratiche ecologiche innovative.

La Guida Ristoranti d’Italia 2025

Guida Touring Ristoranti d'Italia 2025

La guida Touring non è soltanto un elenco di ristoranti, ma un vero e proprio simbolo della cultura gastronomica italiana.

Nasce agli inizi del Novecento, quando il Touring Club Italiano, già noto per la sua missione di promozione del territorio e del viaggio consapevole, decide di creare una raccolta di indirizzi che celebrassero la cucina autentica e i valori locali.

L’obiettivo era chiaro: fornire ai viaggiatori uno strumento affidabile per scoprire le migliori esperienze culinarie lungo il loro percorso, puntando su qualità, tradizione e legame con il territorio.

Negli anni, si è evoluta, riflettendo le trasformazioni della società e del panorama gastronomico italiano: oggi è considerata un punto di riferimento per chi cerca ristoranti che uniscano gusto, sostenibilità e rispetto delle tradizioni.

A differenza di altre guide, quella del Touring Club si distingue per un approccio inclusivo: non solo ristoranti stellati, ma anche trattorie, locande e agriturismi che incarnano la passione per il cibo e la cura dei dettagli.

Ciò che rende la ricerca Touring unica è la sua capacità di coniugare la valorizzazione della gastronomia locale con un messaggio più ampio di sostenibilità. Le edizioni recenti hanno dato sempre più spazio a realtà che promuovono pratiche ecologiche, rendendo il volume non solo un compagno di viaggio, ma anche un manifesto per un futuro più verde e responsabile.

L’importanza del chilometro zero

Il concetto di chilometro zero si riferisce all’utilizzo di materie prime locali, riducendo così l’impatto ambientale legato al trasporto e sostenendo le economie territoriali.

I ristoranti che abbracciano questa filosofia offrono piatti preparati con ingredienti freschi e stagionali, garantendo qualità e autenticità.

Ad esempio, il ristorante “La Locanda del Gusto” in Toscana si distingue per l’utilizzo esclusivo di prodotti provenienti da fattorie e orti locali, offrendo un menù che varia con le stagioni e riflette le tradizioni culinarie della regione.

Eccellenze premiate dal Touring

Guida Touring 2025 ristoranti green

La guida del Touring Club Italiano ha selezionato circa 1.900 ristoranti e 500 indirizzi per acquisti a chilometro zero, evidenziando le realtà che meglio incarnano i principi di sostenibilità e valorizzazione del territorio.

Tra questi, “Il Rifugio del Contadino” in Umbria è stato riconosciuto per la sua dedizione alla cucina tradizionale umbra, utilizzando esclusivamente ingredienti coltivati nei propri terreni o forniti da produttori locali, garantendo così un’esperienza culinaria autentica e sostenibile.

Tecniche di recupero e risparmio energetico

Molti dei ristoranti segnalati hanno implementato soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale. Ad esempio, alcuni hanno investito in sistemi di riscaldamento a cippato derivato da legno locale, utilizzando energie rinnovabili per le proprie attività.

Uno di questi è il ristorante “EcoGourmet” in Trentino-Alto Adige, che ha adottato un sistema di riscaldamento a biomassa e pannelli solari per la produzione di energia, riducendo significativamente l’impronta ecologica del locale.

Pratiche antispreco

La lotta allo spreco alimentare è un altro aspetto fondamentale preso in considerazione nel testo. Alcuni ristoranti collaborano con orti e allevamenti biologici locali, utilizzando prodotti fermentati e conservati durante l’inverno per garantire una cucina sostenibile tutto l’anno.

Il ristorante “Sapori Ritrovati” in Emilia-Romagna, ad esempio, ha sviluppato un programma di conservazione degli alimenti attraverso tecniche di fermentazione e sottovuoto, permettendo di ridurre gli sprechi e offrire piatti stagionali anche fuori stagione.

Il ruolo dei giovani chef

Il Touring pone particolare attenzione ai giovani talenti che promuovono una cucina innovativa e sostenibile, assegnando premi come “Miglior Novità” a coloro che si distinguono per creatività e impegno ecologico.

Lo chef Luca Rossi, del ristorante “Nuova Tradizione” in Lombardia, è stato premiato come “Top di Domani” per la sua capacità di reinterpretare i piatti tradizionali lombardi in chiave sostenibile, utilizzando esclusivamente ingredienti locali e biologici.

Itinerari del gusto e valorizzazione del territorio

Oltre alla selezione dei ristoranti, la Guida propone 58 itinerari del gusto, invitando i lettori a scoprire le eccellenze enogastronomiche italiane attraverso percorsi che uniscono cultura, tradizione e sostenibilità.

Uno degli itinerari suggeriti è il “Percorso dei sapori siciliani”, che accompagna i viaggiatori attraverso le province di Palermo e Trapani, facendo tappa in ristoranti come “La Cucina di Nonna” a Palermo, noto per l’utilizzo di pesce fresco locale e prodotti dell’entroterra siciliano.

La “Guida Ristoranti d’Italia 2025” del Touring Club Italiano, dunque, rappresenta un punto di riferimento per chi desidera vivere un’esperienza culinaria autentica e sostenibile, premiando le realtà che fanno del chilometro zero e delle pratiche ecologiche il loro fiore all’occhiello.

Leggi anche: Zero waste in cucina: quali sono le tecniche di riduzione dei rifiuti alimentari

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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