Mercato auto: per la prima volta in Europa le macchine ibride sono le più vendute

Da quanto emerge dai dati Acea sul mercato auto per la prima volta le vendite delle macchine ibride sono più alte di quelle delle auto a benzina.

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I nuovi dati sul mercato auto in Europa rappresenta un grande risultato per tutti coloro che portano avanti la lotta contro il cambiamento climatico. Se per gli economisti e per l’economia i numeri e le percentuali rappresentano un dato negativo, il calo degli acquisti delle auto, soprattutto non ibride, potrebbe rappresentare il riflesso di una maggiore sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e l’utilizzo di mezzi più sostenibili, come biciclette, monopattini e mezzi pubblici.

Da quanto riportato da Acea (Associazione europea dei costruttori di automobili), il mercato auto sarebbe in calo a livello europeo. Secondo i dati, le immatricolazioni del 2024 sono state 1.118..083, registrando un calo del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il trend negativo è iniziato nel secondo semestre, dopo sei mesi di crescita. Ad indebolirsi sono stati principalmente i mercati tedesco, francese e italiano. Il mercato auto spagnolo, invece, è in crescita e registra un aumento del 4,7%. Ad aver influito negativamente sui bilanci del mercato auto è stata anche l’inflazione che ha fatto crescere in maniera esponenziale sia i prezzi che i tempi di attesa. Essere ecologici sarebbe, dunque, una scelta obbligata.

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Crescono le auto ibride: qualche numero

Sulla riduzione così drastica delle percentuali di vendita ha influito anche la riduzione dei bonus elargiti nel 2023 per l’acquisto di nuove auto, soprattutto ibride. Secondo i dati riportati da Acea, a settembre il mercato delle auto ibride ha raggiunto il 32,8% del mercato europeo, superando le auto a benzina che si fermano ad una stima percentuale del 29,8% registrando un calo del 17.9%.

Nonostante questo grandissimo risultato, l’acquisto di auto elettriche nell’anno corrente è comunque in calo rispetto al 2024. Le auto ibride rappresentano un compromesso tra le più inquinanti auto a benzina o a diesel e le troppo costose auto elettriche. Sono caratterizzate da un motore a benzina e una piccola batteria elettrica che non può essere collegata.

I paesi europei in cui le macchine ibride hanno avuto maggior successo sono Francia e Spagna. Complessivamente i modelli ibridi hanno aumentato le vendite del 12,5%. In calo, invece sono le macchine a diesel, il cui mercato crolla del 23,5%

Mercato auto: in crescita anche le auto elettriche

Il mercato auto europeo sta registrando un aumento delle vendite delle auto, anche se i numeri del 2024 sono molto lontani dai risultati sperati, segno che la transazione ecologica sta prendendo piede, ma ancora troppo lentamente. Su base annua la vendita di auto elettriche è cresciuta del 9,8%, cinque punti percentuali in meno rispetto all’anno scorso, quando era cresciuta del 14,8%.

Attualmente Spagna e Inghilterra stanno aumentando i loro incentivi per l’acquisto di auto elettriche. I due paesi hanno adottato politiche economiche abbastanza aggressive, con sconti mai stati così alti. Come sottolineato anche da Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor di Bologna, in Italia, ma anche in Europa, è necessario convogliare maggiori sforzi o energie verso la realizzazione della transazione ecologica, promuovendo una crescita del mercato delle auto elettriche.

Dello stesso avviso è anche il direttore generale di Acea, Sigrid de Vries che afferma:

Dovremmo vedere una crescita mensile costante e sostanziale, soprattutto in questo momento cruciale per lo sviluppo di questa tecnologia.

Serve dunque un impegno a livello europeo affinché ci sia un aumento delle vendite sul mercato auto delle macchine elettriche. Gli incentivi e gli sconti non sono sufficienti, ma è necessario anche costruire postazioni di ricarica e di infrastrutture. Inoltre, le tendenze dei singoli mercati sono piuttosto disomogenee. Affinché si realizzi una crescita del mercato auto a livello europeo, è necessario appianare le differenze dei singoli mercati e condurre un processo di trasformazione omogeneo.

Leggi anche: Stop alle auto inquinanti dal 2035: perché il referendum promosso da Salvini non si farà

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