Quante volte abbiamo deciso di provare ad adottare uno stile più green nella quotidianità, senza però sapere da dove iniziare? E come cambiare prospettiva per dare un vero e proprio contribuito per un mondo più sostenibile?
Secondo la green content creator, Silvia Moroni, è tutta una questione di abitudini, che dobbiamo cambiare poco a poco, partendo da mangiare cibo sano e pulito, dal chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, e dal differenziare la plastica, con uno sguardo attento anche su energia, viaggi, moda sostenibile e biodiversità.
Come trasformare, quindi, radicalmente la nostra routine? Basta pensare che la sostenibilità sia costosa e impossibile da introdurre nella vita quotidiana. Servono, davvero, pochi piccoli accorgimenti.
L’intervista alla green content creator, Silvia Moroni

La redazione de ildigitale.it ha dialogato con la green content creator Silvia Moroni, ideatrice del progetto Parla sostenibile che ha moltissimo seguito sui social, fornendoci preziosi consigli su come iniziare a vivere in modo più sostenibile e senza sprechi.
Sei una green content creator. Quando è nata l’idea di aprire un profilo che (s)parlasse a 360 gradi di sostenibilità?
L’idea di aprire il profilo è nata sia per volontà sia per necessità. Per volontà perché sono un’umanista, ho conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la magistrale in Italianistica e Scienze Linguistiche.
Poi mi sono iscritta all’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo e ho conseguito un master e altri due su Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico e Business Sustainability. Fin dalla mia formazione bramavo un progetto che sposasse i miei valori relativi volti al rispetto della società quasi ‘benefit’.
E poi per necessità perché in pandemia sono stata in cassa integrazione, mi occupavo prima di comunicazione e formazione sulla sostenibilità alimentare. Dopodiché ho perso il lavoro, il contratto non è stato rinnovato e a gennaio 2021 mi sono detta: “Proviamoci”.
Il tuo motto è ‘essere green non è una scelta, ma una necessità’. Dacci 3 consigli per essere più sostenibili nella quotidianità
Qui cito la triade. 1. Mangiare più vegetale a livello di dato e scienza è una delle cose migliori che possiamo fare per ridurre il consumo di proteine animali, le emissioni e per un uso minore di acqua e risorse in generale ecc.
2. Mobilità, quando possibile anche nel viaggio dovremmo provare a usare il treno, lo sharing, andare a piedi, la bici o una piccola auto elettrica, che è una delle opzioni migliori.
3. Attenzione all’energia come comportamento individuale. Dovremmo avere un fornitore di energia elettrica rinnovabile e fare migliorie strutturali che costano sì, ma su lungo periodo ci aiutano a risparmiare in bolletta. Pensiamo ad esempio al pannello fotovoltaico per l’autoproduzione di energia o ai doppi vetri, anche io li ho a casa!
Hai pubblicato Parla sostenibile. Poche (tante) parole per diffondere il verbo green. Perché tutti dovremmo leggerlo?
Il libro ― edito da Slow Food ― è una summa scritta in modo semplice chiaro competente e anche un po’ ironico che è la mia cifra stilistica, di tutte quelle azioni che dobbiamo fare per essere più sostenibili. Dobbiamo ricordarci che sono cambi di abitudine molto fattibili, e anche divertenti, cioè si fanno, ma senza troppo sforzo.
Qui parlo di cibo, acqua, riciclare bene, energia, biodiversità, un argomento molto affascinante, moda e finanza sostenibile, viaggi. Servono proprio poche (tante) parole per diffondere il verbo green.
Citaci qualche esempio tratto dal libro
Certo, ad esempio c’è una sezione su come non sprecare acqua che parte dalle zone della casa. In cucina è bene usare la lavastoviglie e non lavare piatti, sì alla doccia e no alla vasca che consuma di più, dovremmo installare il riduttore di flusso per rubinetto che fa risparmiare fino al 40%, e sempre in bagno usare lo sciacquone pigiando il pulsante più piccolo che fa risparmiare metà dell’acqua. Inoltre, se si ha un giardino si potrebbe recuperare l’acqua piovana con dei serbatoi.
Quali sono i maggiori giudizi da scardinare quando si parla di sostenibilità? E perché si pensa che essere green sia faticoso e quasi impossibile?
C’è il pregiudizio che la sostenibilità sia costosa, ma dobbiamo pensare che la cosa più sostenibile è quella che non compriamo o la acquistiamo usata!
In ottica di prodotto hanno un prezzo maggiore perché hanno al loro interno tutti quei costi interni, le famose esternalità negative, che negli altri prodotti non ci sono perché ricadono sull’ambiente e sui lavoratori.
Però, si può partire anche da un altro punto di vista per adottare uno stile di vita più green: non comprare e iniziare dal riuso.
Non solo il libro, hai ideato anche un podcast Mangia sostenibile. Quali sono le nuove frontiere della divulgazione green?
Il podcast è un progetto che ho amato tanto, perché la mia passione più importante è la gastronomia sostenibile ed è stato creato per avere un approfondimento tematico molto verticale senza sensazionalismi, ma incentrato sul contenuto e non su scelte strategiche.
Infatti, parlo di biodiversità, pesca sostenibile, carne coltivata, argomenti molto settoriali che tratto in modo coinvolgente e con ospiti laddove possa aver bisogno di aiuto nella spiegazione in cose scientifiche o pratiche, raccontando la loro esperienza.
La sostenibilità non è solo un tema per adulti. Come insegnare ai bambini ad adottare uno stile di vita green?
Questo argomento lo tratto nella mia newsletter come approfondimento. I bambini non hanno bisogno di ansia climatica, ma devono avere degli esempi pratici e positivi.
Non si può parlare con toni apocalittici, ma è bene coinvolgerli in azioni concrete, dal piantare un orto sul balcone al cucinare pasti senza sprechi, dal fare la raccolta differenziata a mo’ di gioco al mercatino dello scambio con altri bambini a casa o a scuola. Proprio quest’ultima potrebbe organizzare delle giornate plastic free di recupero in giro o anche la giornata del baratto.
Tutto deve essere focalizzato sul mostrare, non solo dire o raccontare. Se il bambino vede che usi una borraccia e non una bottiglia di plastica ti imiterà e farà lo stesso.
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