Latte artificiale: meglio in povere o liquido? Cosa c’è da sapere

Per un bambino non c'è niente di meglio del latte materno, ma esistono pure soluzioni simili nel caso in cui l'allattamento non fosse possibile per qualche ragione. Cosa bisogna sapere del latte artificiale.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Latte artificiale: perché sceglierlo? Anche se gli specialisti sono d’accordo col dire che per un bambino non ci sia niente di meglio del latte materno, esistono pure soluzioni simili nel caso in cui l’allattamento non fosse possibile per qualche ragione.

L’alternativa più diffusa è sicuramente rappresentata dal latte artificiale, liquido o in polvere. Quest’ultimo subisce dei trattamenti in ogni fase della produzione: durante la fabbricazione, il confezionamento, il trasporto, la distribuzione e lo stoccaggio nei punti vendita.

Come preparare il latte in polvere

Latte artificiale: quali sono i prodotti migliori e come funziona quello liquido

Il latte artificiale in polvere non è sterile, quindi può facilmente contenere colonie batteriche. Per eliminarle basta scaldare l’acqua a una temperatura di almeno 70°. Stando alle indicazioni date dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il giusto modo per prepararlo è il seguente:

  • Far bollire l’acqua che useremo per sciogliere la polvere
  • Aggiungere il prodotto quando la temperatura dell’acqua raggiunge i 70°. Per farlo, conviene far bollire l’acqua e lasciarla a temperatura ambiente per non più di mezz’ora
  • Lavare le mani e utilizzare per la preparazione contenitori, biberon e tettarelle accuratamente pulite
  • Eliminare ogni piccola rimanenza a fine pasto

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Come funziona l’allattamento misto

Va specificato che il latte artificiale in polvere non è per forza qualcosa di esclusivo, ma può essere utilizzato anche come complemento a quello materno. In tal caso si parla di “allattamento misto”, una scelta quasi obbligata quando la mamma deve ritornare a lavoro. Se si opta per questa soluzione bisogna ricordare alcune cose:

  • Aspettiamo che il neonato abbia 3 o 4 settimane prima di somministrargli latte in polvere, se lo facciamo prima potrebbe mostrarsi restio ad altri tipi di suzione
  • Il biberon con il latte in polvere non dovrebbe essere dato dalla madre, perché il bambino potrebbe rifiutarlo
  • Durante il periodo di allattamento misto dovremmo dare al bambino un solo biberon al giorno di latte in polvere per evitare che si riduca la produzione di quello materno

Latte artificiale: quali sono i prodotti migliori e come funziona quello liquido

Accanto al latte in polvere, un’altra soluzione da tenere in considerazione è quella del latte artificiale liquido. Contrariamente al primo, quest’ultimo è sterile, almeno fin quando la confezione non viene aperta. Per questo motivo è considerato l’alternativa più sicura al latte materno. Va ricordato che, una volta aperto, il prodotto dovrà essere consumato entro 24 ore.

La preparazione è molto più semplice di quella del latte in polvere: basta versare il latte artificiale liquido nel biberon e riscaldarlo, poi conservare il brik in frigo. Soluzione pratica, certo, ma anche molto più cara rispetto al latte in polvere. Se cerchiamo il latte artificiale migliore per il nostro bambino, troveremo quelli di maggiore qualità in questo interessante approfondimento.

Latte artificiale: quando utilizzarlo e vantaggi

I motivi per cui si decide di ricorrere al latte artificiale possono essere diversi. Tra i principali: l’allattamento risulta doloroso, il bimbo è prematuro e non ha riflessi di suzione, la madre assume farmaci incompatibili con l’allattamento, torna a lavoro o, più raramente, non riesce a produrre latte. Nonostante il latte materno sia considerato la scelta migliore, l’utilizzo di latte artificiale presenta comunque dei vantaggi:

  • Permette una maggior flessibilità e libertà di movimento della madre
  • Consente di comprendere quanto latte abbia ingerito esattamente il bambino
  • La madre non è costretta a stravolgere la propria alimentazione durante l’allattamento
  • I bambini nutriti con latte artificiale non hanno bisogno di mangiare con frequenza, perché impiegano più tempo a digerire.

Leggi anche: La Corte dei Conti UE: “Plastica in imballaggi e agricoltura, nociva per salute e ambiente”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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