Lo SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, dal prossimo 1° marzo diventerà la sola credenziale per accedere ai servizi digitale della pubblica amministrazione centrale e locale.
Per ottenerlo occorre un documento di riconoscimento italiano (carta di identità, passaporto, patente) in corso di validità e la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale, e-mail personaale e un cellulare.
SPID, dal 1° marzo la sola credenziale per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione
Dal 1 marzo per accedere ai propri servizi telematici il codice SPID sarà la sola credenziale utile. In linea con quanto previsto dal decreto Semplificazione (Dl 76/2020) non sarà più possibile ottenere le credenziali di Fisconline, che, rimarranno attive fino alla data di naturale scadenza e comunque non oltre il 30 settembre.
Lo Spid è stato introdotto dal Dpcm del 24 ottobre 2014 e per ottenerlo bisogna essere maggiorenni. Si ottiene gratis sia alle Poste che presso uno degli identity provider privati attivi: Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Register, Sielte, Tim o Lepida.
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Non solo identità digitale, anche Cie e Cns tornano utili per PA
L’Agenzia delle Entrate ricorda anche che l’accesso ai propri servizi si può ottenere anche tramite Cie, la nuova Carta di identità elettronica che permette al cittadino di autenticarsi con sicurezza ai servizi online sia di Pubbliche amministrazioni che soggetti privati.
La Cie è rilasciata dal Comune di residenza.
Anche la Cns, la Carta nazionale dei servizi permette di accedere agli stessi servizi, attraverso un dispositivo come una chiavetta Usb o una smart card con microchip.
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