A Roma, la start-up francese King Colis ha inaugurato la “blind sale”, cioè un evento in cui vengono venduti i pacchi Amazon che non sono mai stati reclamati. L’iniziativa sarà, dunque, “alla cieca”, perché la scatola verrà acquistata senza conoscerne il contenuto. Si tratta, inoltre, di un modo innovativo di fare commercio, incentrato sulla sostenibilità e sul consumo consapevole.
In tal modo, infatti, non solo si dona una seconda possibilità agli oggetti ma l’iniziativa può essere intesa come una soluzione per ridurre gli sprechi. Questi sono due dei tanti problemi che allarmano il mondo, circa la questione sostenibilità. Vediamo ora come è stata organizzata questa iniziativa e qual è stato il riscontro ottenuto da parte degli acquirenti.
Come funziona l’Amazon blind sale
Dal 14 al 19 gennaio, chi vorrà si potrà recare presso il centro commerciale della Capitale Roma Est, sulla via Collatina, per partecipare all’iniziativa “Amazon blind sale”. I pacchi non reclamati online saranno disposti in un pop-up store al secondo piano dell’edificio. L’iniziativa di King Colis è stata pensata per rendere lo shopping divertente e attivo, dove chi acquista diventa parte integrante dell’esperienza.
I clienti avranno 10 minuti di tempo per poter rovistare tra circa 10 tonnellate di pacchi, così da scegliere quello o quelli che più incuriosiscono loro. I prezzi delle confezioni variano in base al loro peso, dato che non se ne conosce il contenuto. Quindi, il costo sarà di 1,99 euro, ogni 100 grammi, per i pacchi generici, mentre quelli con marchio Amazon saranno prezzati a 2,79 euro, sempre ogni 100 grammi. Ci sono, poi, delle box già composte, di 5 chili. Gli oggetti che potranno comprare, a sorpresa, gli acquirenti saranno vari: gioielli, giocattoli, articoli per la cura personale o tecnologici.
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Il riscontro degli acquirenti
L’iniziativa ha riscontrato grande successo, visto l’afflusso di acquirenti all’interno del centro commerciale. In media, ogni persona ha speso circa 100 euro per tentare la fortuna e trovare all’interno del pacco acquistato un oggetto utile. Questa iniziativa ha dimostrato come stia cambiando il comportamento delle persone, le quali si presentano sempre più consapevoli rispetto ai propri acquisti.
Negli Stati Uniti, per esempio, è già stato sperimentato questo nuovo modo di comprare, dove, così come in Italia, ha avuto un ampio successo. Acquistando i pacchi non reclamati da e-commerce, in questo caso Amazon, si riesce a portare avanti un’idea che combina innovazione e sostenibilità.
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L’impatto ambientale dei pacchi non reclamati
L’idea della start-up King Colis non è volta esclusivamente a rendere più accattivante il settore del commercio, ma tende a evidenziare un problema importante degli ultimi anni. La quantità ingente di imballaggi e pacchi che rimangono invenduti rappresenta un danno non solo per le aziende, ma anche, e soprattutto, per il pianeta. Con la “blind sale”, dunque, è possibile ridurre il numero di oggetti che verrebbero buttati via, seppure ancora utilizzabili.
Questo approccio abbraccia le pratiche di economia circolare, dove si riduce il consumo delle risorse per la realizzazione di un oggetto e, al contrario, aumenta il tempo di utilizzo di un determinato prodotto. Proprio per questo, l’iniziativa di King Colis non dovrebbe limitarsi solo a Roma ma ampliarsi in molte altre città italiane, se non addirittura Paesi esteri. Così si assisterebbe a una maggiore sensibilizzazione circa l’acquisto consapevole di oggetti.