“La religione è deuteroscopia”, diceva Feuerbach due secoli or sono nel suo fantastico pamphlet “Lo spirito del cristianesimo”.
Per gli amici del terzo millennio: la religione è allucinazione. Ci vide lungo il filosofo tedesco, perché – mutatis mutandis – siamo giunti alla creazione dell’applicazione scaricabile per pregare insieme al Papa. Tutto vero – dal 20 Gennaio potete downloadare infatti “Click to Pray” – titolo didascalico quanto risibile della prima applicazione ufficiale del Vaticano.
Il papa ha assaporato i succosi frutti social e ci ha preso gusto
Scherzi a parte, la vera ironia sta nel fatto che la notizia non ci scandalizza più di tanto. Era solo questione di #tempo, prima che anche il Santo Padre si aprisse alle gioie terrene del digital, dopo aver assaporato i succosi frutti dei profili social ufficiali con il favoloso tag @pontifex. Ora, i timorati di Dio avranno l’opportunità incredibile di poter connettersi direttamente con Papa Bergoglio e pregare con lui, scegliendo tra la sessione mattutina, pomeridiana e serale. Altra caratteristica interessante, l’applicazione permette di leggere le preghiere altrui (da ogni angolo del globo) e far leggere le proprie. Si va dalla richiesta per una rapida guarigione di una persona cara all’augurio per il superamento di una prova impegnativa. Non manca poi la sezione “Prega col papa” – vera attrazione principale dell’Applicazione – e, naturalmente, quella della tradizionale Donazione alla comunità. In questo caso, l’enorme tribù mondiale di “Click to Pray”… Che dire: da fedeli a follower il passo è molto (troppo) breve. Oppure no?
di Alessandro Isidoro Re